Covid, l'infettivologo Galli: «Il virus circola ancora, votare a settembre è inappropriato: era meglio aprire le scuole a ottobre»

Covid, l'infettivologo Galli: «Il virus circola ancora, votare a settembre è inappropriato: era meglio aprire le scuole a ottobre»
Covid, l'infettivologo Galli: «Il virus circola ancora, votare a settembre è inappropriato: era meglio aprire le scuole a ottobre»
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Sabato 5 Settembre 2020, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 13:52
Rinviare le elezioni regionali 2020 o aprire la scuola più tardi. Invece di aprire la scuola per poi chiuderla e farci le elezioni sarebbe meglio, secondo Massimo Galli, professore di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco, intervistato dalla Stampa, rimandarne la partenza a ottobre, oppure rinviare le elezioni. «È bastato fare un tampone ai giovani di ritorno dalle vacanze per scoprire che il virus circola», dice commentando la crescita dei contagi. Comunque «gli anziani stanno più attenti, ci sono cure sperimentate e bisogna dire che in molti casi si guarisce». I ricoverati di oggi sono «pochi sintomatici veri, molti anziani provenienti dalle Rsa e alcuni giovani non gravi che arrivano dal pronto soccorso».

E i tamponi sono uno strumento «che ci mette in condizione di agire meglio», ma si paga nel sistema «la grande depauperazione negli anni della medicina preventiva territoriale». Quanto alle Regionali, tenere ora le elezioni, per Galli è «inappropriato» perché «quest'estate brava, che non andava permessa, ci presenta un autunno poco tranquillo». L'esperto non si aspetta una seconda ondata, «ma qualche ondina sì». E per le scuole «l'andamento epidemico potrebbe costringere a decisioni straordinarie». Se non si potesse garantire il distanziamento e visto che la mascherina per i bambini «è utopica, il suggerimento utile oltre all'arieggiamento delle aule è fare più test a scuola, anche se ora mi pare tardi per organizzarli». Infine l'infettivologo smentisce le voci di una sua possibile candidatura a sindaco di Milano: «faccio un altro mestiere».
 
 
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