«Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare». Per frasi come questa, espresse anche a mezzo social, un gruppo di cittadini trevigiani ha presentato una denuncia nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in cui si ipotizza il reato di istigazione all'odio razziale (legge Mancino), aggravata dalla posizione di responsabile di una pubblica funzione. La denuncia è stata depositata alla procura della Repubblica di Treviso.
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#Salvini: se qualcuno mi vuole indagare, MI INDAGHI. Sono pronto a portare le mie ragioni. #nonstopnews
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 23 agosto 2018
Nella denuncia si evidenzia che le dichiarazioni del ministro Salvini avrebbero prodotto inoltre il web decine di «commenti xenofobi e razzisti». «Le affermazioni del Ministro, singolarmente e complessivamente considerate - rilevano i firmatari della denuncia - hanno travalicato scientemente il limite del legittimo esercizio del diritto di manifestazione del pensiero previsto dall'art. 21 della Costituzione, e non sono pertanto tutelate dalla libertà d'espressione».