L'Inps lo vuole alla visita di controllo
ma Rossano è morto da due anni

L'Inps lo vuole alla visita di controllo ma Rossano è morto da due anni
di Guido Fraccon
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Venerdì 17 Luglio 2015, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 12:57
ROVIGO - L'Inps lo chiama ad una visita di controllo ma lui è morto da circa due anni. La sua famiglia pretende almeno le scuse. Rossano Roccato, è scomparso il 27 agosto 2013 durante una visita di controllo all'ospedale civile di Rovigo all'età di 37 anni. Residente a Baricetta, Roccato si è spento dopo 7 anni di sofferenza, periodo durante il quale, dopo aver perso entrambi i reni per questioni legate alla pressione sanguigna, veniva mantenuto in vita solo attraverso macchinari molto complessi ai quali doveva rimanere attaccato ogni notte, e per molte ore, per poter effettuare una particolare dialisi.



Una dialisi che veniva effettuata nella sua camera, a casa sua, ormai diventata una stanza di ospedale.

La vicenda Inps la raccontano i genitori del ragazzo, Franco Roccato ed Angela Lina Chiefalo. «Con lettera raccomandata del 13 maggio l'Inps di Rovigo invitava nostro figlio a presentarsi ad una visita medica presso l'unità operativa medico-legale in data 12 giugno 2015 alle 10.25. Rossano avrebbe dovuto portare con sé il verbale del precedente accertamento sanitario, un documento di riconoscimento valido ed altra eventuale ed ulteriore documentazione medica in suo possesso che non avesse già trasmesso all'istituto».



I Roccato sono rimasti letteralmente esterrefatti quando hanno aperto la missiva che ha rappresentato per loro una sorta di pugnalata al cuore che ha rinnovato il dolore per la perdita di un figlio, un dolore che non si sopirà mai. «Non ci siamo comunque persi d'animo ed il 1° giugno scorso, a mezzo fax abbiamo fatto presente che Rossano era deceduto come documentato dalla certificazione allegata. Nessuno di noi inoltre ha mai riscosso la prestazione dell'invalidità civile che spettava a Rossano e gli uffici competenti hanno trasmesso all'Inps le comunicazioni di rito relative al decesso».



Perchè avete rivelato l'accaduto solo ora? «Aspettavamo una lettera di scusa da parte dell'Inps. Ci chiediamo inoltre perchè prima di inviare ai cittadini inviti di presentazione, tra l'altro a mezzo raccomandata con spese varie a carico dei contribuenti, non effettui controlli o aggiorni la banca dati».
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