Nel corso delle indagini è emerso che gli Istituti di credito di appoggio dei titoli di credito erano ubicati addirittura tra le Isole Fiji e la Turchia.
Inoltre, le indagini tecniche hanno consentito di appurare che le transazioni erano state eseguite attraverso una connessione proveniente da una abitazione in provincia di Reggio Emilia, dove risiedeva una 25enne nigeriana, con precedenti per stupefacenti. Le consegne venivano poi veicolate tutte all'indirizzo della cittadina nigeriana, segnalata per ricettazione, che fungeva da punto di raccolta e smistamento per l'organizzazione. All'interno della casa oltre a vari pacchi, appena consegnati, contenenti refurtiva per decine di migliaia di euro sono stati rinvenuti numerosi computer e supporti informatici, nonché carte di credito con i quali i malviventi effettuavano gli acquisti online e organizzavano le truffe.
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