Il Pd verso il congresso: domani la segreteria, poi c'è la Direzione. Sarà fissata la road map per le Primarie

Il Pd verso il congresso: domani la segreteria, poi c'è la Direzione. Sarà fissata la road map per le Primarie
Il Pd verso il congresso: domani la segreteria, poi c'è la Direzione. Sarà fissata la road map per le Primarie
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 15:15

ROMA - La definizione del perimetro del Congresso del Pd è il piatto forte del menù della due giorni di riunioni dei vertici del partito convocata da Enrico Letta. L'appuntamento è al Nazareno domani - giovedì 27 ottobre -  alle 11 per la segreteria e venerdì alle 10 per la Direzione, che si svolgerà dopo l'omaggio a Giacomo Matteotti nel centenario della marcia su Roma. «Venerdì cominceremo il nostro Congresso costituente», ha annunciato lo stesso segretario parlando alla Camera per la fiducia al governo Meloni: dalla Direzione potrebbe venire fuori la data dell'Assemblea che di fatto segnerebbe il calendario delle assise dem.

La road map per il congresso del Pd

Dopo la doppia riunione dei vertici, il Pd avrà una road map con inizio e fine del periodo congressuale.

Nei giorni scorsi erano circolate le date 19 o del 26 marzo per le primarie, ma una parte del partito è in pressing per anticipare a febbraio. Ma c'è anche chi, tra i dem, si mostra meno ansioso. Non certo Stefano Bonaccini: «Oltre marzo spero proprio di no», ha detto del Congresso il governatore dell'Emilia Romagna, da tempo in campo per il rinnovo dei vertici: «Se valuterò di essere utile alla mia comunita mi candiderò», ha ribadito. Gli altri nomi dei possibili protagonisti sono quelli di Paola De Micheli, che ha confermato la sua candidatura; di Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro; di Dario Nardella, il sindaco di Firenze. Un pò più defilata Elly Schlein, la neo deputata che ha appena rimesso le deleghe della Giunta dell'Emilia Romagna, che ancora non si è formalmente espressa sulla corsa alla segreteria. Il tutto in attesa degli 'outing' congressuali delle varie aree interne al Pd.

Tra i temi che potrebbero venire affrontati nella 48 di riunioni dei vertici dem c'è anche quello delle alleanze, sempre attualissimo, e quello delle regionali. In vista del prossimo voto in Lombardia e nel Lazio i lavori, specie a livello territoriale, sono da tempo in corso ma sono strettamente legati alle scelte di campo del Pd. Tra le varie ipotesi, per la Lombardia era circolato il nome di Carlo Cottarelli, con una intesa anche con il Terzo Polo. Nel Lazio quello dell'attuale vice di Zingaretti, Daniele Leodori, ma anche quello di un esponente del M5s in caso di una intesa (al momento affatto scontata) con Giuseppe Conte.

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