Roma, incidente treno Frecciarossa: ultima carrozza fuori dai binari. Nessun ferito, traffico ferroviario in tilt per ore

Il servizio ferroviario dell'Alta Velocità è stato sospeso a Roma Prenestina dalle 14:04. Lo annuncia Trenitalia sul proprio sito spiegando che la decisione è stata presa a causa di «un inconveniente tecnico sulla linea».

Roma, incidente treno Alta Velocità nei pressi della galleria Serenissima
​Roma, incidente treno Alta Velocità nei pressi della galleria Serenissima
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 3 Giugno 2022, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 09:30

L’ultimo vagone che perde la “rotta” e svia sui binari a pochi metri dall’ingresso nella galleria “Serenissima”, periferia est di Roma. Il racconto sarebbe potuto essere quello di una tragedia; alcuni lo ricordano ancora quell’incidente sull’alta velocità Milano-Bologna del febbraio 2020 quando per il deragliamento di un treno morirono due persone. Ma stavolta no. Stavolta, fortunatamente, è diverso non c’è stato nessun deragliamento solo lo “svio” così è tecnicamente definito dell’ultimo vano locomotore: non ci sono feriti tra i 219 passeggeri che ieri mattina erano partiti dalla stazione Porta Nuova di Torino alla volta di Napoli Centrale. Neanche uno di loro è rimasto contuso o graffiato eppure alle 14.06 sulla tratta, sempre dell’alta velocità Roma-Napoli, un Frecciarossa ha perso la traiettoria. Il locomotore posteriore è uscito dai binari all’altezza della galleria “Serenissima” dopo essersi lasciato alle spalle la stazione Termini sette minuti prima. Un solo vagone, l’ultimo, che ha perso aderenza con le rotaie, bloccandosi dentro la galleria. Il Frecciarossa si è fermato di colpo, i passeggeri hanno parlato di una «brusca frenata» ma nessuno dei 13 vagoni - 11 riservati ai passeggeri - si è anche solo inclinato. Ferrovie dello Stato ha preso in carico in tempi celerissimi tutti i passeggeri: «Nessuna persona a bordo ha riportato conseguenze fisiche da quanto accaduto». Sulle cause sono in corso ora le verifiche tecniche da parte di Ferrovie dello Stato nonché della Polfer, la polizia ferroviaria. In quel tratto ieri pomeriggio erano a lavoro anche gli agenti della Scientifica ed è arrivato il magistrato di turno, Giovanni Bertolini. Quasi certamente si arriverà all’apertura di un fascicolo, come atto dovuto, per poter disporre poi tutta una serie aggiuntiva di accertamenti e perizie tecniche. 

Le cause

Al momento non c’è certezza sulla causa che può aver portato l’ultimo vano locomotore a sviare dai binari.

Si può escludere l’atto doloso, ovvero che qualcuno abbia messo delle pietre lungo i binari con l’intento preciso di far deragliare un treno. Dai primi rilievi effettuati, tuttavia, si è potuto individuare il punto dove le ruote del locomotore hanno perso aderenza, in prossimità del nodo di scambio tra i binari che si trova qualche metro prima della galleria. In questa parte stando all’esito di un primario sopralluogo compiuto dalla polizia pare ci sia un innalzamento del binario che tuttavia non poteva essere lì prima del passaggio del treno altrimenti a perdere aderenza sarebbero stati i vagoni di testa e non appunto il 13esimo. Non si può escludere che qualcosa sotto al treno o a seguito del passaggio dello stesso abbia provocato quell’innalzamento né che si sia trattato di un guasto tecnico all’ultimo vagone, il quale per funzione, non ospitava passeggeri. Ma non si può neanche escludere un guasto allo snodo dei binari. Il Frecciarossa, partito da Torino, appartiene alla scuderia dei modelli “Etr 500” treni moderni ma con diversi anni di servizio alle spalle se si considera che quelli più contemporanei rispondono alla sigla “Etr 1.000”. E tuttavia sono mezzi soggetti a periodica e costante manutenzione, in alcuni casi esiste perfino una cura preventiva grazie a dei “chip” e “microchip” istallati a bordo che avvertono su un possibile problema in arrivo. Da escludere che la velocità, ad esempio, possa aver contributo a far uscire dai binari le ruote del vano locomotore. Il treno, come detto, era partito da appena sette minuti dalla stazione Termini, in quel tratto la velocità non supera gli 80 chilometri orari anche se poi in prossimità dell’imbocco con la galleria Serenissima, lunga 1.273 metri, può aumentare. 

Le perizie

Saranno dunque gli ulteriori accertamenti e le perizie tecniche, che saranno disposte ed effettuate nei prossimi giorni, sul punto individuato all’altezza dello snodo di scambio a poter dire cosa sia accaduto: se in sostanza il problema sia riconducibile ad un guasto del mezzo o se invece l’origine che ha portato il locomotore a sviare dai binari sia da rintracciare esclusivamente sulle rotaie. «Una volta che il treno è entrato in galleria si è bloccato e anche l’ultimo vano - spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco Alessandro Paola - si è fermato dopo alcuni ondeggiamenti, senza ribaltarsi, questo ci ha consentito di raggiungere velocemente il convoglio, verificare lo stato delle persone e seguire con un’evacuazione di emergenza fino all’arrivo alla stazione successiva, quella di Togliatti». Il treno che può trasportare più di 500 persone viaggiava ieri a capienza ridotta. In molti dovevano raggiungere Napoli per lavoro, altri per far ritorno a casa in un weekend festivo. Non mancavano tuttavia neanche comitive di turisti inglesi che sono stati presi in carico da Ferrovie, accompagnati alla stazione Termini e fatti ripartire dopo che comunque sull’intera linea nel pomeriggio si sono registrati ritardi tra i 60 e i 90 minuti.

 

 

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