Pasquetta sulle macerie di Rigopiano
La rabbia dei parenti delle vittime

Pasquetta sulle macerie di Rigopiano La rabbia dei parenti delle vittime
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Martedì 3 Aprile 2018, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 17:39
FARINDOLA - Pasquetta sulle macerie di Rigopiano. In tanti ieri sono arrivati in montagna a visitare le rovine dell'hotel travolto il 18 gennaio scorso da una valanga che uccise 29 persone. Le gite dei turisti del macabro hanno scatenato la rabbia e l'indignazione dei familiari delle vittime, che hanno reagito duramente preannunciando denuncie.





«Profondo disprezzo per il turismo del macabro: ma vorrei che fosse chiaro che l'interno dell'hotel è sequestrato e che dovrebbe essere la Procura di Pescara a far rispettare il divieto. Il Comune lo scorso anno ha fatto una ordinanza per l'area esterna vietando l'ingresso ai prati, ma non ho neanche un vigile urbano per farla rispettare», dice all'agenzia Ansa il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, che è tra gli indagati per la tragedia della valanga. 




«Faccio comunque un appello ai media - dice Lacchetta - per aiutarci a prevenire questo fenomeno. Per noi è difficile gestire l'ordine pubblico, ma qui si manca di rispetto alle vittime e ai familiari. È vero che i prati ai lati delle macerie da sempre sono stati teatro di scampagnate e picnic, e io lo ho vietati, ma qui si va dentro le rovine ed è cosa diversa», ha chiuso il sindaco.



 
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