Rider, trovati fattorini clandestini. Si indaga
anche su sicurezza e norme igieniche

Rider, trovati fattorini clandestini. Si indaga anche su sicurezza e norme igieniche
Rider, trovati fattorini clandestini. Si indaga anche su sicurezza e norme igieniche
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Giovedì 19 Settembre 2019, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:48
Clandestini tra i rider delle consegne a domicilio. È quanto emerge da una inchiesta conoscitiva della Procura di Milano sul fenomeno dei ciclofattorini che consegnano cibo a domicilio, in particolare per verificare violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, a loro tutela, l'aspetto della sicurezza pubblica sulle strade e i profili igienico-sanitari riguardanti i contenitori che utilizzano. L'indagine, che sta anche monitorando gli incidenti stradali, è coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Maura Ripamonti e condotta dalla squadra specializzata di Polizia giudiziaria e dalla Polizia locale.


L'indagine intende far luce anche sull'aspetto di sfruttamento dei lavoratori e tra i lavoratori, come il caporalato, e sulla presenza di clandestini. Infatti, ad agosto, dai controlli di 30 rider sono stati trovati 3 lavoratori clandestini, senza documenti in regola.

A partire già dallo scorso giugno gli inquirenti milanesi, con la squadra specializzata del dipartimento 'ambiente, sicurezza, salute, lavoro', hanno iniziato a raccogliere elementi e testimonianze a verbale nel fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, ma che ipotizza presunte violazioni del decreto legislativo in materia di sicurezza sul lavoro (reato che a breve sarà iscritto) da parte delle società per le quali i rider lavorano.

Un'indagine, in primo luogo, a tutela dei rider stessi, ai quali non viene dato alcunché in dotazione, e dunque girano per le strade senza caschi, spesso con bici e freni non adatti, senza luci la sera, senza catarifrangenti e senza scarpe adeguate. Malgrado, infatti, i ciclofattorini non siano inquadrati come lavoratori subordinati, il decreto, come è stato spiegato, tutela qualsiasi lavoratore inserito in organizzazioni con datori di lavoro. In più, la Procura ha deciso di monitorare gli incidenti stradali che coinvolgono rider, anche a tutela della collettività, perché spesso viaggiano contromano, senza luci o comunque senza rispettare le norme sulla circolazione stradale.

In ipotesi, gli inquirenti potrebbero arrivare anche a contestare reati, per questo genere di incidenti, a carico dei datori di lavoro.
Andrà valutata, insomma, la presunta responsabilità di coloro che mandano a lavorare in strada i ciclofattorini in condizioni non idonee. Inoltre, l'inchiesta vuole approfondire anche gli aspetti igienico-sanitari dei contenitori utilizzati per il trasporto del cibo, nei quali, ad esempio, vengono portati senza distinzione e in successione cibi freddi e caldi. Fino a questo momento, stando a quanto chiarito in Procura, sul fenomeno dei rider erano stati presi in considerazione solo i profili giuslavoristici, ossia le forme contrattuali con cui vengono assunti e i salari con cause aperte davanti ai Tribunali del lavoro.

 
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