Riccione, 16enne ucciso dall'ecstasy
Il malore nella discoteca Cocoricò

Riccione, 16enne ucciso dall'ecstasy Il malore nella discoteca Cocoricò
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Domenica 19 Luglio 2015, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 13:02
RICCIONE - Un sedicenne della provincia di Perugia è morto all'ospedale di Riccione dopo essersi sentito male nella discoteca Cocoricò. Pare avesse assunto dell'mdma, ecstasy. Il giovane era nel locale con gli amici, si è sentito male intorno alle 4 della scorsa notte. Soccorso da un'ambulanza del 118, è morto poco dopo in ospedale. Sul posto i carabinieri, che indagano per ricostruire la dinamica dei fatti e per capire chi ha venduto, e dove, la droga al ragazzo.





Il Cocoricò di Riccione e la sua "piramide", uno dei locali più noti in Italia, è stato - nella sua lunga storia - frequentato anche da chi cercava lo "sballo" come forma di trasgressione, ma da alcuni anni ha virato sul divertimento sano, come indica uno slogan davanti al locale e la collaborazione con le forze dell'ordine. Poco meno di un mese fa, il 26 giugno, la discoteca si era "trasferita" a San Patrignano dove, per i 1.500 ragazzi della comunità, aveva organizzato una grande festa in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga.



L'auditorium della comunità si era trasformato in una grande discoteca grazie ai dj del locale, incoronato dal mensile britannico 'DjMag' come la più importante discoteca italiana e la sedicesima nel ranking mondiale. «Per anni - commenta ironicamente il disc jockey 'storico' del Cocoricò, Claudio Coccoluto - siamo stati i maggiori fornitori di clienti a San Patrignano: c'è stato un momento in cui la trasgressione veniva comunicata come un super divertimento. 'Lo sballo del sabato sera': già che lo chiami così, lo stai incoraggiando e legittimando. Non mi è stato mai bene questo atteggiamento, mi sono battuto per far capire che tutta la droga del mondo non vale un milligrammo di endorfina prodotta dal piacere di stare bene, ascoltare la musica». Una linea di condotta confermata e sottolineata dal patron del locale, Fabrizio De Meis: «Il divertimento sano e sicuro eleva il lavoro svolto in questi anni dal Cocoricò sia dal punto di vista artistico, sia della sicurezza e del contrasto dell'eccesso e dello sballo».



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