Un'intera città "trema" per i ricatti hard
«Paga o mettiamo in rete le vostre foto osè»

Un'intera città "trema" per i ricatti hard «Paga o mettiamo in rete le vostre foto osè»
di Walter Berghella
2 Minuti di Lettura
Sabato 29 Dicembre 2018, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 11:06
Agganciati su facebook, messanger o skype la paura del ricatto dopo il sesso virtuale, nonché autoerotismo, fatto in webcam corre sullo smartphone e computer. Richieste estorsive fino a 4 mila euro per una decina di Lanciano e in un caso anche una donna. Dopo la paura passata all’inizio, c’è chi ha avuto anche sconti con la sola richiesta di pagare almeno 50 euro per evitare che i filmati hard scorressero sui profili dei contatti delle vittime. Sono così fioccate decine di denunce.

E’ stato un preoccupante 2018 a Lanciano nel settore di questo consolidato meccanismo truffaldino on line. Finale d’anno che ha avuto questi ulteriori grattacapi, dopo l’esperienza di un mese fa di un trentenne lancianese che si è visto ugualmente chiedere 780 euro dopo essere stato agganciato sul telefonino e poi fotografato in bagno. La polizia frentana ha il suo gran da fare per stanare questi ricattatori. Brivido e piacere per amplessi e chiacchiere hard su web continua ad incastrare diversi internauti, ignari di trovarsi di fronte a truffatori super organizzati che sfruttando, spesso, la scarsa conoscenza con i vari strumenti internet finiscono per essere presi in trappola e con privacy violata. Le dinamiche peggiori e pericolose è quando si finisce per essere agganciati in videochat da splendide ragazze disponibili ed ammiccanti per un po' di divertimento hot. Ecco che allora giunge la richiesta di scambiare i contatti skype e Fb con connessione più regolare. Praticamente il gioco è fatto; le vostre nudità e pratiche sessuali sono state registrate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA