Coronavirus, torna la paura: riaprono i reparti covid negli ospedali. Ecco la situazione Regione per Regione

Un reparto covid in ospedale
Un reparto covid in ospedale
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Martedì 29 Settembre 2020, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 10:08

La paura per il coronavirus cresce e negli ospedali tornano i reparti covid. Le regioni stanno attivando nuovamente i padiglioni allestiti per gestire l'emergenza della prima ondata, le terapie intensive in alcune città tornano ad essere piene e le amministrazioni si stanno preparando al peggio.

 

 

Per la prima volta da fine maggio gli attualmente positivi tornano sopra i 50mila. Questo ha fatto scattare l'allarme e tutti i reparti covid, chiusi con l'inizio dell'estate a causa della diminuzione dei casi sono stati riallestiti, così come si è provveduto ad aumentare i posti nelle terapie intensive. Da Nord a Sud, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, le strutture offriranno ben 11mila posti letto in terapia intensiva: si tratta del 115% in più rispetto a quelli disponibili prima del lockdown. Il paese si sta preparando a una nuova emergenza a fronte dell'aumento dei casi, della crescita di persone con complicazioni dovute al virus e dell'incremento di malati in tutta Europa.

La situazione cambia, ovviamente, da Regione a Regione. La Lombardia, più colpita dall'emergenza ha 17 ospedali pronti a fonteggiare l'emergenza: 7 sono già attivi (2 in più dell'estate), altri 2 sono stati allertati. Il Piemonte ha 80 posti letto in terapia intensiva in più rispetto a marzo e nel Veneto entro la fine di ottobre ci saranno  840 i posti in terapia intensiva, mentre 9 ospedali covid sono già attivi. In Toscana sono 5 gli ospedali covid già disponibili, in Liguria è già in vigore lo stato di allerta e alcuni ospedali sono già zona rossa. Il Lazio, che ha visto un incremento di casi rispetto alla prima ondata, ha pronto un protocollo di emergenza che  prevede l'attivazione di 261 posti di terapia intensiva e semi-intensiva: con il riassetto sanitario salgono a 1.127 i posti letto totali; gli hospice e gli alberghi sono stati già preparati per la gestione di pazienti meno gravi ma comunque da isolare. Al Sud non si parla ancora di emergenza, la Calabria si è detta pronta a dover fronteggiare la necessità di un aumento di posti letto negli ospedali e anche la Puglia parla di una situazione tranquilla. Preoccupa la Campania con l'aumento dei casi registrato: i 5 ospedali covid sono già attivi e si sta procedendo all'organizzazione di strutture che possano acccogliere pazienti meno gravi. 

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