La variante Omicron ha riportato l'Italia a uno stato di allerta per la pandemia e mentre alcune regioni cambiano colore e si passa al giallo, si teme che nei prossimi giorni alcune aree possano addirittura diventare arancioni o rosse. Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe di questa settimana, infatti, i nuovi casi sono in aumento, e questo potrebbe rendere inevitabili, nel corso dell'inverno, nuove chiusure.
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Per ora diverse regioni sono passate in fascia gialla come Calabria, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano, ma da lunedì 20 dicembre con ogni probabilità si aggiungeranno anche Liguria, Veneto, Marche e Provincia Autonoma di Bolzano.
Se per ora la situazione sembra essere stabile e sotto controllo, soprattutto grazie alla vaccinazione e alle terze dosi che si stanno effettuando, non si nasconde la possibilità che in alcune aree le restrizioni possano aumentare nel corso dei prossimi giorni. Secondo l'ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe in 26 province l’incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti. Sono dati che mettono in stato di pre allerta e indicano un possibile aumento delle ospedalizzazioni.
A tal riguardo le aree più a rischio sono: Trieste (601), Treviso (573), Bolzano (568), Padova (552), Vicenza (541), Imperia (450), Venezia (434), Rimini 411), Verbano-Cusio-Ossola (361), Pordenone (346), Gorizia (332), Forlì-Cesena (330), Ravenna (321), Verona (320), Rovigo (298), Aosta (290), Savona (288), Ferrara (287), Belluno (286), Reggio nell'Emilia (285), Bologna (268), Varese (267), Trento (265), Monza e della Brianza (260), Mantova (253) e Biella (252).