È stata una caduta a porre fine al regno di Elisabetta II: la regina è morta per traumi riportati in seguito a una caduta accidentale. La notizia era circolata già giovedì, immediatamente dopo l'ufficializzazione della morte della sovrana, ma solo ieri hanno trovato conferma in fonti attendibili vicine alla famiglia reale. Lo riporta Il Messaggero.
La situazione precipitata velocemente
La situazione è apparsa da subito molto grave ai medici che l'hanno tenuta sotto sorveglianza in ogni momento della giornata, tanto da sconsigliarle il trasferimento in ospedale. Poi i primi sentori che hanno cominciato a far intuire la triste realtà fuori dal palazzo di Balmoral: la mancata presenza a una conferenza programmata su Zoom con il suo Consiglio Privato, prima, e la preoccupazione che il suo staff medico ha ammesso di provare per la sua salute, poi.
L'arrivo della famiglia
Quando tutti i parenti più stretti della regina Elisabetta hanno cominciato a raggiungere la Scozia per ricongiungersi alla sovrana, è stato immediato pensare che alla sovrana restasse poco da vivere.
I funerali
Come prevede il protocollo, i funerali della Regina si terranno dieci giorni dopo l'annuncio della morte. Ma il 18 settembre cade di domenica, è quindi probabile che si possa anticipare al sabato o posticipare a lunedì 19. Prima di quella data, la salma di Elisabetta sarà portata domenica alla residenza reale di Holyrood House a Edimburgo e lunedì, con una breve processione sul Royal Mall, alla St Giles Cathedral, dove si terrà un servizio funebre alla presenza di alcuni familiari. L'arrivo a Londra è previsto per martedì, quando la salma sarà collocata a Buckingham Palace. Il giorno seguente verrà esposta a Westminster, dove verrà aperta la camera ardente che consenitrà ai sudditi di renderle omaggio per 23 ore al giorno fino al funerale.