Alessia Piperno, angoscia per la 30enne romana arrestata in Iran: «Fatemi uscire». L'allarme sui social lanciato dal papà

Il papà di Alessia, Alberto Piperno, su Facebook: "Alessia stava facendo un viaggio in Iran per il suo compleanno. Non avevamo notizie da quattro giorni, poi ci ha chiamato disperata"

Alessia Piperno, angoscia per la 30enne romana arrestata in Iran: «Fatemi uscire». L'allarme sui social lanciato dal papà
Alessia Piperno, angoscia per la 30enne romana arrestata in Iran: «Fatemi uscire». L'allarme sui social lanciato dal papà
di Redazione web
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Lunedì 3 Ottobre 2022, 08:52

Alessia Piperno, sono ore di angoscia per la 30enne romana arrestata in Iran: «Vi prego, fatemi uscire». L'allarme sui social l'ha lanciato il papà, Alberto Piperno: «Alessia stava facendo un viaggio in Iran per il suo compleanno. Non avevamo notizie da quattro giorni, poi ci ha chiamato disperata».

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Verifiche in corso da parte della Farnesina

L'ambasciata d'Italia a Teheran si è subito attivata presso le autorità iraniane per verificare la notizia dell'arresto di Alessia Piperno denunciata dal padre Alberto su Facebook.

Lo riferiscono all'Adnkronos fonti della Farnesina spiegando che si stanno verificando le notizie dei nostri connazionali coinvolti nelle proteste in corso nel Paese.

La famiglia della giovane donna vive nel quartiere Colli Albani, sull’Appia, a Roma.

«Viaggiatrice solitaria»

Su Facebook Alberto Piperno descrive la figlia Alessia come «una viaggiatrice solitaria» che «gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato».

Piperno spiega che «erano quattro giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo trentesimo compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data». Poi la telefonata, «era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno».

Piperno dice di aver ascoltato dalla figlia «solo poche parole, ma disperate. Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l'ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione».

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