Putin e la guerra in Ucraina: lo Zar ha già perso più di 1.500 ufficiali militari tra cui 160 generali e colonnelli

La cifra confermata da un’indagine congiunta di BBC Russia e Mediazone, agenzia indipendente russa

Putin e la guerra: lo Zar ha (già) perso più di 1.500 ufficiali militari tra cui 160 generali e colonnelli
Putin e la guerra: lo Zar ha (già) perso più di 1.500 ufficiali militari tra cui 160 generali e colonnelli
di Giorgia Crolace
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Martedì 29 Novembre 2022, 13:29

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina lo scorso febbraio, Vladimir Putin avrebbe perso più di 1.500 ufficiali militari tra cui 160 generali e colonnelli. Il dato riportato dal quotidiano britannico online The Indipendent, arriva da un conteggio open-source derivante dai risultati di indagini indipendenti. L’ultima cifra ufficiale fornita dal Cremlino e comunicata lo scorso settembre dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu citava 5.397 perdite militari in Ucraina. Una stima decisamente inferiore a quella fornita dal generale dell'esercito americano Mark Milley, capo di stato maggiore delle Forze Armate statunitensi: al momento della ritirata russa da Kherson, dall’inizio della guerra, le forze di Mosca e Kiev avevano subito oltre 100mila perdite tra i propri soldati. I dati forniti dagli Stati Uniti sembrerebbero combaciare con quelli forniti dal ministero della Difesa di Kiev, secondo il quale sarebbero 86.710 i militari russi che sono rimasti uccisi finora dall'avvio dell'invasione dell'Ucraina. Il ministero della Difesa ucraino ha inoltre precisato che Mosca avrebbe perso anche 278 aerei, 261 elicotteri, oltre 2.900 carri armati e 5.848 veicoli corazzati da combattimento.

Come spiega il Daily Mail, il numero elevato di perdite tra gli ufficiali militari russi di alto rango è dovuto anche al rifiuto, da parte di questi ultimi, di delegare la responsabilità ai comandanti minori.

Molti generali e colonnelli non sono disposti a decentralizzare il comando.

L’indagine di BBC Russia e Mediazone

Un’indagine congiunta di BBC Russia e Mediazone, agenzia indipendente russa fondata da oppositori di Putin, ha stimato in 9.311 i soldati russi morti. Di questi, circa 1.449 sarebbero degli ufficiali. La maggior parte degli ufficiali sarebbe stata uccisa nel corso dei primi due mesi di guerra. Tanti gli ufficiali giovani caduti sul campo di battaglia anche a causa della loro inesperienza nei combattimenti.

I dati riportati da Meduza

Intanto, fonti vicine ai servizi di sicurezza russi Fsb hanno riferito al sito iStories che «la Russia ha in programma di stabilizzare il fronte in Ucraina questo inverno per poi ricominciare in primavera: il numero di soldati uccisi e feriti potrebbe essere di circa 100.000. Ma questo non spaventa nessuno, possono essere sostituiti da coscritti del servizio obbligatorio». Le dichiarazioni sono state riportate dal sito indipendente russo Meduza.

Secondo le fonti, i leader politici e militari russi sono consapevoli del fatto che il loro piano comporterà pesanti perdite. Entro la primavera del 2023, ha riferito una fonte, il Ministero della Difesa prevede di preparare 120.000 coscritti da inviare in Ucraina per compensare la perdita dei soldati mobilitati. Anche per questo «il presidente russo non sta revocando il decreto di mobilitazione parziale».

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