Prof assente 769 giorni in tre anni (per fare lavori extra), la Cassazione gli confisca 13.147 euro di indennità di malattia

Prof assente 769 giorni in tre anni (per fare lavori extra), la Cassazione gli confisca 13.147 euro di indennità di malattia
Prof assente 769 giorni in tre anni (per fare lavori extra), la Cassazione gli confisca 13.147 euro di indennità di malattia
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 22:31

Era accusato di aver accumulato 769 giorni di assenza nei tre anni in cui avrebbe dovuto insegnare in un istituto di Pordenone e di aver fornito, durante il periodo di malattia, consulenze a società di Milano e Roma, oltre che al Cnr. Vincenzo Paolo Porrello, 48 anni, commercialista e insegnante residente a Sciacca (Agrigento), lo scorso maggio ha patteggiato in udienza preliminare per truffa ai danni dello Stato e false certificazioni. La sentenza del gup del Tribunale di Pordenone è diventata irrevocabile, in quanto la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso.

Prof assente 769 giorni in tre anni

Ricorso in cui la difesa del professore lamentava l’erronea qualificazione giuridica del fatto. Secondo la Corte Suprema, che in questi giorni ha depositato le sue motivazioni, «è inammissibile l’impugnazione che denunci, in modo aspecifico e non autosufficiente, una violazione di legge non immediatamente evincibile dal tenore dei capi di imputazione e dalla motivazione della sentenza». Il patteggiamento, dunque, è definitivo: 1 anno e 6 mesi con il vincolo della continuazione e della sospensione condizionale, a cui si aggiunge la confisca di 13.147 euro, pari alle indennità di malattia a carico dell’Inps.


LA VICENDA
A segnalare il caso alla Guardia di finanza di Pordenone era stata la dirigente scolastica del Kennedy, Laura Borin. Porrello avrebbe dovuto insegnare matematica applicata tra il 2016 e il 2019, ma dal 5 settembre 2016 al 14 aprile 2019 ha certificato 459 giorni di malattia, 310 congedi parentali e 98 di aspettativa per motivi di famiglia. L’allora pm Federico Facchin aveva chiesto ai finanzieri di scoprire se l’insegnante aveva effettivamente problemi di salute. È così emerso che il prof si occupava di consulenze aziendali che lo costringevano anche a spostarsi da Sciacca.

Sono stati ricostruiti viaggi, prenotazioni, accrediti sul conto corrente e appuntamenti con le persone per le quali ha fatto da revisore aziendale. Nel frattempo l’Inps ha sborsato 13.147 euro di indennità di malattia, somma ora confiscata.


LE CONSULENZE
Porrello nel periodo monitorato dai finanzieri ha prestato consulenze anche per società ministeriali come la Sogesid Spa di Roma (società del ministero dell’Ambiente) percependo 38.500 euro e la Studiare Sviluppo Srl (ministero dell’Economia) per 10.666 euro. Secondo i calcoli degli inquirenti, i compensi percepiti mentre era in malattia e congedo parentale ammontano a 97.400 euro, che sommati alle indennità di malattia porterebbero a un danno erariale di 110mila euro, sul quale sta lavorando la Corte dei conti di Trieste, in quanto le attività extraprofessionali non erano state autorizzate dall’amministrazione pubblica.


IL PROFESSORE 
Porrello è entrato in graduatoria dopo 15 anni di “raccolta punti”. La riforma “Buona scuola” lo ha destinato a Pordenone, in una delle scuole più importanti. Dottore commercialista iscritto all’Albo di Palermo e revisore contabile iscritto nel Registro del ministero della Giustizia, all’attivo ha consulenze e attività per conto della Regione Sicilia, del ministero dell’Economia e dello stesso Miur. Dal 23 giugno 2012 al 24 marzo 2014 è stato anche vicesindaco di Sciacca e contemporaneamente assessore all’Economia, finanze e tributi, Patrimonio, Edilizia scolastica, Servizi demografici, Sviluppo economico e Politiche comunitarie. Si era dimesso per divergenze con la giunta. Sulla vicenda all’epoca delle indagini non ha voluto rilasciare dichiarazioni, limitandosi a sottolineare di essere sempre stato una persona ligia abituata a lavorare «a testa bassa».

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