«Siamo di fronte ad un crescendo di comportamenti analoghi fra di loro strettamente uniti dalla riduzione delle scuole ad aziende - prosegue la nota - fatto salvo che va ricercato, nel rispetto dei reciproci ruoli, la massima collaborazione fra insegnanti, studenti, educatori, è evidente che è necessaria una radicale correzione di rotta».
«La scuola pubblica è un luogo, o almeno dovrebbe essere tale, dedicato alla formazione delle giovani generazioni sulla base di regole che devono certamente essere condivise ma che soprattutto devono essere rispettate.
Il diffondersi di queste pratiche di violenza mette in evidenza uno stato generale di disagio che va affrontato in radice, con adeguati investimenti nell'edilizia, nelle strutture, nella consistenza e nelle retribuzioni del personale», conclude la nota di Cub Scuola. Secondo una prima ricostruzione lo studente si è presentato ai cancelli con due parenti, uno pare essere il padre, che hanno picchiato il professore che è stato poi curato in ospedale.