Andrea ucciso da un pirata mentre
rincasava dal lavoro in bicicletta

La salma dell'uomo ucciso da un pirata della strada a Sesto al Reghena
La salma dell'uomo ucciso da un pirata della strada a Sesto al Reghena
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Martedì 28 Novembre 2017, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 10:48

SESTO AL REGHENA (Pordenone) - Si chiamava Andrea Stefanuto e aveva 63 anni l'uomo che nel tardo pomeriggio di ieri è stato travolto e ucciso da un pirata della strada mentre rientrava a casa dopo aver finito di lavorare alla Car International, una ditta di autodemolizioni e ricambi che sorge vicino al caseificio Venchiaredo, a Ramuscello, sulla regionale 463, nel comune di Senso al Reghena.

L'uomo, di Gruaro, stava pedalando in sella a una bicicletta, per tornare a casa, quando è stato urtato da un altro veicolo, finendo in un fosso, dove poi è stato trovato senza vita. Chi era al volante del mezzo che lo ha travolto non si è fermato per aiutare il 63enne e per chiamare i soccorsi; resta da capire se abbia deciso di continuare la sua corsa perché spaventato o sperando di passarla liscia, o se non si sia accorto di aver urtato il ciclista. Il pirata deve aver poi proseguito in direzione di Portogruaro, verso Casette o Cordovado.
 



Sul posto è intervenuta l'equipe medica del 118 che però non ha potuto far nulla per Stefanuto; troppo gravi le ferite riportate nella caduta. L'uomo è morto sul colpo. Ottenuto il nulla osta da parte del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Pordenone, la salma del 63enne è stata rimossa e composta in obitorio. Sul luogo della tragedia anche i vigili del fuoco. Da ieri sera, lunedì 27 novembre, sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Pordenone, al comando del tenente colonnello Marco Campaldini. Pare non ci siano testimoni. I militari dell'Arma visioneranno le immagini delle telecamere della video sorveglianza della zona, se ce ne sono, per cercare di individuare il pirata della strada. 

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