Perugia, truffa del contatore
decine di anziani beffati

Perugia, truffa del contatore decine di anziani beffati
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 21:42
PERUGIA - Fate attenzione, girano due donne che si spacciano per addetti Enel, avvisate le forze dell’ordine». E ancora: «Bussano e chiedono di firmare moduli di richiesta rimborso per il contatore». Mentre si moltiplicano le offerte per il passaggio al mercato libero dell’energia, spuntano sempre più segnalazioni di raggiri, cioè di possibili tentativi di truffa. Nei quartieri perugini il fenomeno non è da meno, e sempre più cittadini fanno scattare l’allerta, anzi chiedono di tenere alta la guardia, affidandosi non solo alle segnalazioni ufficiali alle forze dell’ordine e alle associazioni di consumatori, ma anche nei gruppi WhatsApp. Un modo per comunicare rapidamente con i vicini di casa e avvisare che dietro la porta è in agguato una possibile truffa. Le ultimissime segnalazioni toccano la zona centrale della città, in particolare quella di via dei Filosofi e via Fonti Coperte, ma anche i quartieri a ridosso della “città compatta”. Come San Sisto e Sant’Andrea delle Fratte. In questi casi alcuni cittadini si sono attivati per segnalare la presenza di persone che «si fingono consulenti di una società di energia», dicendo all’utente che pagherebbe «indebitamente un affitto del contatore». Così, secondo le testimonianze, scatterebbe la richiesta firmare dei moduli per ottenere un rimborso. «Sono insistenti e bussano soprattutto agli anziani», dicono i cittadini della zona che si sono trovati di fronte alle richieste. Analoga la situazione nella zona più centrale della città. In questo caso i residenti spiegano che «si fingono addetti Enel e cercano di distrarre per poter entrare in casa». Le richieste sarebbero sempre le stesse: mostrare le bollette, valutare contratti più convenienti. Dopo gli avvisi circolati fra gli smartphone dei cittadini, tutti hanno alzato la guardia evitando anche di rispondere una volta capito chi si trovava al campanello. Proprio in occasione di segnalazioni raccolte anche da Enel Energia, era stato spiegato agli utenti che «chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel Energia, che si tratti di dipendenti o di personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Se qualcuno si presenta al domicilio a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionare il tesserino con tutti i riferimenti».
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