Perugia, bullizzata dai compagni perché «troppo brava a scuola»: esclusa da chat e feste di classe per invidia

Un foto simbolo di bullismo
Un foto simbolo di bullismo
di Michele Milletti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Febbraio 2022, 10:24

PERUGIA - Talmente incredibile che strapperebbe quasi un sorriso, se dietro non ci fosse tanta, troppa sofferenza. Perché non sono scherzi, o istintivi “falli di reazione”. No, dietro questa storia può intravvedersi il tentativo sistematico, progettato e messo in atto, di isolare una compagna di classe allo scopo di punirla. La colpa? Essere troppo brava a scuola, e dunque mettere in difficoltà gli altri davanti ai prof e ai genitori.
È quanto sta avvenendo in un istituto superiore perugino.

Isolata per la media alta

Vittima una giovanissima studentessa che da inizio anno si racconta stia vivendo una situazione particolarmente difficile e delicata. I risultati che sta ottenendo, infatti, sono così importanti che i compagni avrebbero iniziato di fatto a farle terra bruciata intorno. Anche e soprattutto sui social network, che per gli adolescenti (ma non solo per loro) diventano un punto essenziale di presenza, riconoscimento e confronto.
Giorgia (nome di fantasia) avrebbe così la “colpa” di essere talmente brava a scuola e di avere voti talmente alti da aver alzato l’asticella di fatto per tutta la classe finendo per scontentare tutti.

Non solo i compagni fino a qualche mese fa considerati i più bravi che ora sarebbero superati dalla sua media ma anche chi in classe non fa dello studio la sua preoccupazione principale e si trova a dover fare i conti con una richiesta ancora maggiore di impegno e applicazione da parte dei professori, che li spronano a mettersi lungo la scia della compagna particolarmente brava e portata per gli studi.

Il disagio della ragazza


E allora ecco la ripicca: Giorgia, giorno dopo giorno, si è resa conto di essere stata esclusa e rimossa dalle chat e dai social network. Con il disagio che dal mondo virtuale si è trasferito anche a quello reale, visto che sarebbe regolarmente esclusa anche da momenti di incontro e di vita sociale oltre la scuola e i suoi orari.
Una situazione di profondo e comprensibile disagio, dunque, cui i vertici della scuola assieme ai genitori e all’associazione Libertas Margot (presieduta da Massimo Pici) stanno cercando di porre argine e ricomporre o, qualora non ci fossero gli estremi, trovare una soluzione alternativa. Per evitare che una ragazza sia bullizzata perché va troppo bene a scuola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA