Perugia, bimba di 32 giorni salvata dall'infarto intestinale con un intervento chirurgico di tre ore

A destra il chirurgo pediatrico Marco Prestipino
A destra il chirurgo pediatrico Marco Prestipino
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Domenica 8 Gennaio 2023, 09:58

Le hanno salvato vita ad appena 32 giorni. Adesso Anna, nome di fantasia, è stata dimessa dall’Unità di terapia intensiva neonatale e mamma è papà se la possono godere come avevano sempre desiderato.
Anna è stata operata d’urgenza, prima di Natale, dall’equipe dei chirurghi pediatrici del Santa Maria della Misericordia. 
Si chiama infarto intestinale il nemico subdolo che ha rischiato di uccidere la neonata. L’intervento salvavita è durato tre ore.
«Esattamente dopo 32 giorni dalla nascita- spiega il dottor Marco Prestipino, direttore della Chirurgia Pediatrica perugina- siamo stati costretti a eseguire l’intervento chirurgico per un improvviso peggioramento delle condizioni cliniche della bambina, con le caratteristiche di un infarto intestinale».
Già alla nascita di Anna i medici avevano accertato sintomi ritenuti preoccupanti e caratterizzati da difficoltà nell’alimentazione, con conseguente scarso accrescimento e anche crisi di sub-occlusione intestinale. Una volta inquadrata la situazione di difficoltà della neonata, i medici propendevano per una risoluzione spontanea del problema. Anche perché c’erano stati riscontri radiologici eseguiti nei giorni successivi la nascita che escludevano patologie congenite rispetto alla situazione che si era venuta a creare. 
«Quando abbiamo deciso di intervenire- racconta ancora Prestipino che ha informato la famiglia dei rischi a cui andava incontro la figlia e della complessità dell’intervento a cui la neonata sarebbe stata sottoposta- c’erano tutte le condizioni di un infarto parcellare». 
In letteratura, spiegano dal Santa Maria della Misericordia, vengono descritti una ventina di casi analoghi per la ricostruzione alle viscere. Il giorno dell’intervento invece la sintomatologia era assimilabile a quello che viene chiamato infarto intestinale. «All’esplorazione chirurgica- racconta ancora il dottor Prestipino- è stata riscontrata la presenza di un’anomalia anatomica caratterizzata da una malformazione dei legamenti dell’intestino che aveva prodotto lo strozzamento di un’ansa intestinale con conseguente infarto parcellare dell’intestino». 
L’intervento è durato tre ore ed è consistito in una mini-resezione intestinale con ricostituzione della corretta anatomia intestinale e ricollocamento delle anse intestinali in posizione fisiologica. La neonata è stata ricoverata e assistita nel reparto di Terapia intensiva neonatale diretto da Stefania Troiani. La bimba ha ripreso a mangiare regolarmente prendendo latte materno e la sua crescita è ripresa nella norma.
L’ernia trans-mesenterica che i chirurgi perugini hanno riscontrato sulla piccola Anna,0 è un difetto dei legamenti intestinali, riscontrato molto raramente in età neonatale (in Letteratura sono descritti una ventina di casi al mondo) la cui peculiarità è che sovente la diagnosi è post-mortem o nei casi sopravvissuti nella grande maggioranza è con esito nella perdita di un’importante quantità dell’intestino (effetto comunque ritenuto pesantissimo). I sintomi di questa patologia sono aspecifici e facilmente confondibili con altri di patologie a decorso benigno.
L’intervento è stato eseguito da Marco Prestipino come primo operatore, dagli aiuti Melissa Bernardino Najat Fouad. Anestesisti Laura Marchesini, Giulio Minelli e Davide Valeri. Strumentista l’infermiere Marco Campanella coadiuvato dagli infermieri Giada Poli e Marco Caligiana.
 

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