È stata bloccata negli Stati Uniti l'esecuzione con iniezione letale di Lisa Montgomery, l'unica donna nel braccio della morte e la prima condannata a morte dal tribunale federale in oltre 70 anni. Per la donna è stata chiesta una perizia psichiatrica. Montgomery, 52 anni, è stata condannata a morte per un crimine commesso nel 2004, quando dal Kansas andò a casa di Bobbie Jo Stinnett, in Missouri, fingendo di voler acquistare uno dei cuccioli di cane allevati dalla donna, incinta di otto mesi. Una volta entrata, la strangolò e le tagliò il ventre con un coltello per estrarre la bambina, ancora viva.
L’ultima esecuzione al femminile risale al 1953, quando Bonnie Heady fu giustiziata per aver rapito a scopo di riscatto e ucciso un bambino di sei anni.
Difatti Lisa Montgomery, una madre di 4 figli che si era fatta legare le tube per non avere più bambini, aveva lavorato per mesi per avvicinare Bobbie, fingendosi lei stessa incinta. Lisa e Bobbie erano diventate amiche in una chat di future madri, e nel frattempo Lisa aveva sostenuto anche con la sua famiglia e suo marito di essere di nuovo incinta, e aveva calcolato tutto in modo che la sua “gravidanza” procedesse di pari passo con quella dell’amica. Giunte all’ottavo mese, Lisa aveva chiesto a Bobbie di comprare uno dei cuccioli della sua cagnetta, una terrier, ed era andata dal Kansas al Missouri con la scusa di prendere il cucciolo. Ma una volta a casa di Bobbie, l’aveva strangolata, e poi con un coltello da cucina le aveva tagliato la pancia. Lisa è fuggita con la neonata, e dalla strada ha chiamato il marito, sostenendo che aveva avuto le doglie e aveva dato alla luce la piccola. Il marito tuttavia si era insospettito e non le aveva creduto. E la polizia è comunque riuscita a ripercorrere le tracce di Lisa e arrestarla dopo solo 48 ore.
Al processo è venuto fuori che dopo la legatura delle tube, Lisa aveva varie volte immaginato di essere di nuovo incinta, e che era diventata ossessionata dal desiderio di avere un altro bambino. I suo avvocati più volte hanno ribadito che la donna soffre di instabilità mentale e hanno scritto a Trump per chiedere pietà: «Data la severità da malattia mentale della signora Montgomery, le torture fisiche e sessuali che ha subito, e la connessione diretta fra il suo crimine e il suo trauma, ci appelliamo affinché lei voglia concederle pietà, commutandole la pena di morte in ergastolo».
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