Pc e smartphone sono lenti e si surriscaldano?
Forse stai estraendo criptovalute per qualcun altro

Pc e smartphone sono lenti e si surriscaldano? Occhio, potreste estrarre criptovalute per qualcun altro
Pc e smartphone sono lenti e si surriscaldano? Occhio, potreste estrarre criptovalute per qualcun altro
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Martedì 17 Aprile 2018, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 18:23
Avete notato anomalie nell'utilizzo dei vostri pc o smartphone, che negli ultimi tempi sono più lenti o tendono a surriscaldarsi? State molto attenti, perché potrebbe anche non essere dovuto ad una semplice usura dei dispositivi. Senza che ve ne accorgiate, infatti, qualcuno potrebbe utilizzare la potenza dei vostri 'device' per fare 'mining', ovvero l'estrazione di criptovalute. C'è però la possibilità di saperlo e di difendersi.

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Come riporta Business Insider, chi fa 'mining' di criptovalute ha bisogno di utilizzare un certo quantitativo di computer, schede video e altri dispositivi elettronici come gli smartphone o i tablet. Non mancano, però, gli 'abusivi', che decidono di 'appoggiarsi' a server esterni per estrarre le criptovalute più recenti (quindi non i famosi Bitcoin, ma, ad esempio, i nuovi Monero, ByteCoin e AEON). In alcuni casi, ci sono aziende che si occupano di 'mining' e che offrono all'utente di utilizzare gratuitamente app con servizi in cambio della potenza dei dispositivi e questo è stato definito 'cryptomining etico', ma quasi sempre questo avviene tramite malware ben nascosti, senza che l'utente se ne renda conto.

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Negli ultimi mesi il fenomeno sta diventando sempre più diffuso e, stando alle statistiche, colpisce soprattutto i dispositivi Android, anche se iPhone e Mac non sembrano immuni. Chi fa cryptomining doloso punta in particolare i server di Windows, Oracle e Amazon e chi li utilizza potrebbe ritrovarsi a 'ospitare' gli estrattori. L'attore principale di questo fenomeno decisamente illegale è CoinHive, attivo dallo scorso anno e capace di estrarre criptovalute direttamente da un qualsiasi browser. Il vantaggio di CoinHive sta nella difficoltà della sua individuazione, ma occorre fare attenzione anche ai pop-under, molto simile al pop-up ma più nascosto, perché finisce sotto la barra delle applicazioni e lavora in incognito, all'insaputa dell'utente.

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Come fare a capire se qualcuno sta sfruttando la potenza dei nostri dispositivi per estrarre criptovalute? Occorre innanzitutto controllare se c'è un comportamento anomalo della ventola, ma è bene aprire il task manager (gestione attività) di Windows o l'activity monitor di Mac per cercare picchi anomali di utilizzo. Se si riscontra un'attività insolita, che utilizza parecchia CPU, è bene interromperla. Ci sono poi degli strumenti appositi come gli antivirus, AdBlock Plus e AdGuard, estensioni di Google Chrome come No Coin e Miner Block, ma anche End Point Protection, un software pubblicato da Malwarebytes.
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