VASTO - «È stato l'episodio più spaventoso della mia vita e a chi sta facendo ironia sui social auguro che non accada mai ciò che è successo a me e mia moglie». V.D.C., professionista che lavora nello studio legale dell'avvocato Marisa Berarducci, è ancora terrorizzato: qualche sera fa, in via Perth, stava uscendo dalla casa di due amici insieme alla moglie e sono incappati in un canide («Sono sicuro che fosse un lupo - dice lui -, ho due cani e un lupo lo so riconoscere») fermo alla fine del vialetto che la coppia stava percorrendo.
La donna, spaventata, ha iniziato ad urlare ed è corsa via.
«Non tutti quelli avvistati sono lupi, ma questo non vuol dire che non ce ne siano, dal momento che sono stati segnalati ripetutamente lungo la costa da Teramo a Vasto» ha invece precisato Massimo Pellegrini, laureato in Scienze naturali e faunista, che sottolinea: «Si tratta di un fenomeno naturale, perché quando la popolazione aumenta, si espande naturalmente. Se si incontra un lupo mentre si porta a passeggio un cane di piccola taglia, può esserci pericolo per il cane, perché è facile che il lupo lo attacchi e lo uccida per motivi alimentari - dice Pellegrini -. Ma oggi il lupo non rappresenta un problema per una persona adulta come per un cane di grossa taglia. Mentre, e questo lo dico con molta cautela, potrebbe essere un pericolo per i bambini: non è mai successo che un lupo abbia assalito un bimbo finora, ma non possiamo escluderlo in maniera assoluta, perché in altri posti del mondo accade, quindi su questo l'attenzione va mantenuta alta. E' da sottolineare poi che la vicinanza di lupi alle case o all'uomo è molto dipendente da quello che noi offriamo al lupo: la ciotola delle crocchette del cane piena lasciata fuori casa, i resti del cibo lasciati all'aperto, sono microrisorse che attirano costantemente gli animali selvatici».