Passaporti, caos in Italia: attese di mesi e lunghe code in Questura, saltano 80mila viaggi

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e quello del Turismo, Daniela Santanchè, rassicurano: "Siamo a lavoro"

Passaporti, caos in Italia: attese di mesi e lunghe code in Questura, saltano 80mila viaggi
Passaporti, caos in Italia: attese di mesi e lunghe code in Questura, saltano 80mila viaggi
di Niccolò Dainelli
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 23:13

passaporti in Italia diventano un caso. Da settimane, infatti, in Italia è scoppiato un caos senza precedenti. Un problema riscontrabile in tutte le città dove, per rinnovare il passaporto, ci sono attese infinite (fino a 8 mesi) e lunghe code davanti alle Questure. Problematica che sembra non avere soluzione.

Gli Open Day

 

Le questure, per cercare di risolvere il problema snellendo le liste di attesa e velocizzare i tempi, hanno anche organizzato degli Open Day, ai quali partecipano migliaia di persone, che si mettono in coda dall'alba per cercare di ottenere il documento. Un ingorgo che non solo causa disagi ai cittadini, ma anche danno per le imprese del turismo. Sul tema sono intervenuti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e quello del Turismo Daniela Santanchè, ma ancora non si è trovata una soluzione.

Viaggi saltati

Secondo Assoviaggi, l'associazione del turismo organizzato Confesercenti, il caos relativo al rinnovo del passaporto ha fatto saltare fino a 80mila viaggi organizzati, con circa 150 milioni di mancate vendite per il sistema delle agenzie di viaggio. Quasi nessuna delle agenzie si è salvata: il 96,5% segnala problemi e ha visto lievitare il tempo necessario per riuscire a fissare un appuntamento al fine del rilascio nella propria provincia. Un rallentamento delle procedure che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c'è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.  

«Un disservizio»

«Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. È però innegabile che il problema abbia un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell'anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l'Italia è stato l'ultimo paese d'Europa a eliminare le restrizioni ai viaggi», ha commentato il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi.  

I motivi

«Le ragioni del caos attuale - ha spiegato Rebecchi - sono la somma di nuove richieste e di quelle 'arretrate' a causa del Covid.

Adesso però occorre trovare una soluzione che non può essere quella degli Open Day, che inevitabilmente si trasformano in nuovi ingorghi. Occorre accelerare sugli investimenti tecnologici della P.A.: serve maggiore efficienza informatica che nel caso di documenti personali deve seguire l'esempio dell'anagrafe nazionale digitale, via maestra del miglioramento dei servizi ai cittadini in un Paese europeo». Ma anche la Brexit e la mancanza di personale hanno alimentato un ingorgo burocratico che non sembra conoscere soluzioni efficenti.

«Siamo a lavoro»

Sul problema del rilascio di passaporti a rilento «stiamo lavorando. Dopo il Covid c'è stata un'esplosione di richieste con la ripresa dei viaggi: nel 2022 ne sono stati rilasciati 1,8 milioni. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico», aveva detto Piantedosi a fine gennaio al programma Tg4 «Diario del giorno» su Rete 4. Nei giorni scorsi, il ministro ha risposto a due interrogazioni sul tema. «Stiamo facendo una cosa molto importante che sarà definitivamente risolutiva - ha detto invece Santanchè nei giorni scorsi -. Nei prossimi dieci giorni vi daremo la soluzione strutturale. Ci stiamo muovendo. Ho parlato con il ministro degli Interni, questo è un problema, ci ha fatto perdere 150 milioni di fatturato, 80 mila viaggi e oltretutto è un problema per le agenzie di viaggio che già sono in grande difficoltà. Ci dobbiamo assolutamente muovere perché, come dice la legge, il passaporto deve essere rilasciato in 15 giorni, già mi ha garantito il ministro che stanno aumentando i turni delle persone, ma questo non basta».

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