Paolo Massari, il giornalista Mediaset accusato di stupro. La vittima: «Ero prigioniera in un bunker, pensavo mi avrebbe uccisa»

Paolo Massari, le accuse choc di stupro: «Mi ha umiliata, aveva quel ghigno. Voleva che fossi la sua schiava»
Paolo Massari, le accuse choc di stupro: «Mi ha umiliata, aveva quel ghigno. Voleva che fossi la sua schiava»
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Martedì 16 Giugno 2020, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 13:14
Ha fatto molto parlare negli ultimi giorni il caso di Paolo Massari, il 54enne giornalista di Mediaset ed ex assessore comunale a Milano (con la giunta di centrodestra guidata da Letizia Moratti), accusato di stupro da una donna di 56 anni. Il Corriere della Sera ha oggi intervistato la presunta vittima, imprenditrice, che ha raccontato la sua esperienza e le accuse a Massari.

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La violenza sarebbe avvenuta nella serata di sabato: la donna era stata soccorsa da alcuni poliziotti che l’avevano trovata completamente nuda in mezzo alla strada. La donna si è difesa dalle accuse di essersi inventata tutto: «Tremo all’idea che possa uscire il mio nome, che la mia famiglia venga a saperlo», ha detto al Corriere. «Mi hanno riferito strane voci che circolano negli ambienti mediatici, voci secondo le quali mi starei inventando tutto - le sue parole - certo, ero così consenziente che avanzavo senza vestiti alle dieci di sera».

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«C’erano passanti, automobilisti, e io me ne fregavo di essere nuda capisce? Non me ne vergognavo, non ci badavo affatto, dovevo andarmene il più lontano possibile da lui», continua il suo racconto. Quello in cui si trovava con Massari, ha detto «non era un appartamento, ma un bunker. Una prigione dove anche se avessi urlato non mi avrebbero sentita, dove sarei morta ammazzata: è questo il pensiero che avevo». «Ero prigioniera - continua - non scorgevo una minima via di uscita».



L'APERITIVO E LA VIOLENZA I due si sarebbero incontrati sabato sera alle 20: Massari, racconta la donna, le avrebbe chiesto un incontro per approfondire in un articolo il suo mondo in relazione alle conseguenze della pandemia. «Ci conosciamo da quando eravamo adolescenti - dice - Ho accettato l’invito all’aperitivo, è stato un momento piacevole. Non c’è stato niente che mi facesse immaginare un finale del genere».

«Paolo ha detto che era meglio prendere la macchina - continua - una volta nel seminterrato è sceso il buio. Poi ha avuto una velocissima metamorfosi, ha iniziato a dare ordini, mi ha umiliata, voleva che fossi la sua schiava. Aveva quel ghigno…», racconta la 56enne, il cui racconto è al vaglio degli inquirenti: ma alla base delle accuse ci sono anche tracce di sangue sul divano e i referti medici.

SOSPESO DA MEDIASET Massari, separato dalla moglie e padre di due figli, si difende parlando di rapporto consensuale, l’imprenditrice sostiene di essere stata picchiata e violentata: saranno le indagini a stabilire qual è la verità. Intanto Mediaset ha sospeso cautelativamente «dalla prestazione e dalla retribuzione» il giornalista «in attesa degli sviluppi legali». Massari si trova attualmente in carcere.
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