Ha vegliato per quasi due mesi il cadavere del figlio di 14 anni in attesa di un miracolo, «nella speranza che Dio potesse fare qualcosa». E' l'agghiacciante scoperta fatta dagli agenti di Polizia intervenuti in una casa a Turnhout, una cittadina in provincia di Anversa in Belgio. Lì il corpo senza vita del ragazzino giaceva nel suo letto dopo essere morto da diverse settimane dopo essersi ammalato probabilmente di Covid.
A lanciare l'allarme è stata la madre del 14enne, seriamente preoccupata per i suoi tre figli che vivevano con il padre in una casa in affitto con altre persone.
Secondo l'avvocato del padre, Peter Janssens, il ragazzino era morto da quasi due mesi dopo essersi ammalato all'inizio dell'anno. Il motivo per cui il padre e gli altri inquilini non abbiano prestato le necessarie cure al 14enne, per il legale ha a che fare con la loro fede. «Sono persone molto religiose - ha detto Janssens - membri di una specie di congregazione pentecostale, più comune nei Paesi Bassi. Quelle persone hanno una fede estrema e si sono aggrappate alla Bibbia con disperazione nella speranza che Dio potesse fare qualcosa». L'autopsia eseguita lo scorso fine settimana, non ha ancora chiarito la causa esatta della morte. Così come ci sono molti dubbi sull'ora esatta e le circostanze del decesso.
Het parket van Antwerpen heeft een gerechtelijk onderzoek geopend naar de dood van een 14-jarige jongen in Turnhout. Zes mensen werden aangehouden.
Lees meer: https://t.co/TbrMNNFZQr pic.twitter.com/Ozg0hXfOSb— Parket Antwerpen (@ParketAntwerpen) February 28, 2022
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