Orso polare mangia pallina di gomma lanciata dal visitatore dello zoo in Russia e si accascia: così è morta Umka

Orso polare mangia pallina di gomma lanciata dal visitatore dello zoo in Russia e si accascia: così è morta Umka
Orso polare mangia pallina di gomma lanciata dal visitatore dello zoo in Russia e si accascia: così è morta Umka
di Remo Sabatini
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Giovedì 22 Aprile 2021, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 18:01

Si chiamava Umka. Era una splendida femmina di orso polare di 25 anni. Umka non c'è più. Detenuta allo zoo di Ekaterinburg, città russa del versante orientale degli Urali, la femmina di orso polare è morta improvvisamente lasciando tutti di stucco. Sì perché a procurarle la morte non è stata una qualche malattia o la lotta con Aina, l'altra femmina di orso polare con la quale condivideva la detenzione ma ben altro. Tutto era cominciato durante l'orario dei pasti. Un custode, infatti, si era accorto che qualcosa non andava quando, mentre osservava Umka mangiare, l'aveva vista improvvisamente crollare a terra.

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I soccorsi erano stati chiamati immediatamente ma, sfortunatamente, una volta sul posto, i veterinari non avevano potuto fare altro che constatare la morte del plantigrado.

Cosa aveva ucciso Umka? La risposta sarebbe arrivata dalla necroscopia che, per quanto assurdo possa sembrare, aveva fatto trovare ai medici una pallina di gomma nello stomaco dell'orso. Probabilmente lanciata da uno scriteriato visitatore, quella maledetta pallina doveva essere stata mangiata inconsapevolmente dall'orsa. Il resto è storia. Come quella triste di Umka che era iniziata alla fine degli anni novanta quando, dopo aver perso la mamma per colpa dei cacciatori, rimasta orfana era stata salvata all'ultimo momento dagli abitanti di un villaggio della regione Chukotka dove era scampata all'attacco di cani randagi. Da quel momento, la sua vita l'avrebbe trascorsa in quello zoo dove, poi, avrebbe trovato la morte. A piangere la sua scomparsa, oltre ai guardiani, anche e soprattutto la sua compagna Aina che adesso, è più sola che mai.

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