Malore prima della doccia, operaio muore
sulla piattaforma Eni in alto mare

Malore prima della doccia, operaio muore sulla piattaforma Eni in alto mare
di Alessandra Di Filippo
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Mercoledì 19 Dicembre 2018, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 10:02
Tragedia sulla piattaforma Eleonora a largo della costa di Giulianova. Un operaio di 57 anni, Vitangelo Stellato, residente a Cappelle sul Tavo è stato trovato privo di vita, stroncato probabilmente da un improvviso malore. A dare l'allarme, poco prima delle 21, sono stati alcuni dipendenti della struttura, gestita dall'Eni che si occupa dell'estrazione del gas metano. Stellato era steso a terra, nelle vicinanze del bagno. E' stato così subito allertato il 118 di Pescara, che ha una convenzione con la multinazionale, e in poco tempo dall'aeroporto si è alzato un elicottero dell’Eni con un medico e un infermiere a bordo. Ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo.

Prima del loro arrivo, personale presente sulla piattaforma ha provato a rianimarlo utilizzando anche il defibrillatore semi automatico, non c'è stato però nulla da fare. Ricevute le autorizzazioni, la salma è stata trasportata in elicottero a Pescara e di qui poi all'obitorio dell’ospedale di Giulianova, dove nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia su disposizione del pm Stefano Giovagnoni. La procura vuole infatti fare assoluta chiarezza sulle cause del decesso. Una prima ricognizione ha escluso sul corpo segni di violenza. L'ipotesi è che sia stato colto da un infarto fulminante mente stava entrando in bagno per fare una doccia.

Profondamente turbati i colleghi che hanno poi assistito alle varie operazioni, coordinate dalla guardia costiera di Pescara. Stellato era un tecnico elettromeccanico. Una persona a cui piaceva molto viaggiare. A Cappelle sul Tavo risiedeva da alcuni anni, prima aveva vissuto a Moscufo. Ed aveva un particolare legame anche affettivo con il Sud America, che era la sua seconda patria. Lì aveva parte della sua famiglia e numerosi amici. Per Cappelle, quello del 57enne, il secondo grave lutto nel giro di pochi giorni. Soltanto una settimana fa, tutto il paese aveva pianto la morte improvvisa di Pietro Rapini, il giovane studente universitario di Ingegneria aerospaziale morto a Milano, dove si era trasferito per motivi di studio, a seguito di un incidente stradale avvenuto in una zona periferica della città. Forse per un malore improvviso, ha perso il controllo della sua Vespa, finendo con violenza a terra dopo aver sbattuto contro il cordolo del marciapiede a lato del cavalcavia. Immediatamente soccorso, era trasportato in codice rosso all'ospedale San Carlo, dove dopo poco purtroppo è morto.
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