Il numero dei casi di Covid in continuo aumento, come spiega Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), dimostra in modo evidente che “il virus non è ancora sconfitto”. È quindi fondamentale continuare a mantenere alta l’attenzione, “per evitare di ricadere in ondate epidemiche gravi”. Ecco, allora, quali sono secondo l’esperto i dieci errori da non fare per evitare di contagiare se stessi, reinfettarsi e diffondere il virus a casa e al lavoro.
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Regola 1
Anche se presto le nuove regole ci potrebbero consentire di metterla da parte, la mascherina al chiuso va indossata sempre.
Regola 2
Per molti, con l’arrivo della primavera e delle belle giornate, stare senza mascherina all’aperto significa riappropriarsi della libertà finalmente ritrovata. Eppure, fare a meno della protezione sia sulla bocca e che sul naso potrebbe rivelarsi pericoloso ogni volta che ci si ritrova all’improvviso in mezzo ad un gruppo di amici o conoscenti. Non dimentichiamo che, seppure all’aperto, il rischio di contagio c’è sempre, e se si entra in contatto con un’altra persona infetta, senza la protezione e la distanza di sicurezza la probabilità di contagiarsi è molto alta.
Regola 3
Pensare che la pandemia sia finita soltanto perché l’attenzione mediatica è rivolta ad altre questioni drammatiche che stanno mettendo in pericolo tutti i paesi, è un errore che potremmo pagare caro. Il virus non ha mai smesso di circolare. Di Covid ci si ammala ancora. E se è vero che spesso si tratta di sintomi lievi, non dimentichiamo che purtroppo molte persone continuano a finire in ospedale, in terapia intensiva e alla fine non ce la fanno.
Regola 4
Un dato è ormai assodato: il vaccino ci protegge dai rischi gravi. Ma credere che anche senza aver completato il ciclo vaccinale è possibile stare tranquilli, perché ormai immuni, è pericoloso. Soltanto dopo aver effettuato il booster, si può ritenere di avere un’immunità che conferisce una protezione dalla sintomatologia grave.
Regola 5
Spesso chi fa sport, ha uno stile di vita sano e non ha particolari acciacchi pensa che anche se si contagia supererà l’infezione senza problemi. Si tratta invece di un convincimento errato. E molti purtroppo lo sperimentano sul campo. La pandemia ci ha insegnato infatti che, anche senza comorbidità, è possibile contrarre l’infezione in modo grave e persino finire in terapia intensiva.
Regola 6
È sbagliato mettere da parte le misure di precauzione, a cominciare dalla mascherina, subito dopo la guarigione dal Covid. Non è infrequente, infatti, la possibilità che ci si possa reinfettare, spesso con una variante diversa. Questa fase della pandemia è infatti caratterizzata da reinfezioni in soggetti guariti e anche vaccinati. Molte persone si sono infettate anche tre volte. A fare la differenza è sempre la capacità del sistema immunitario di reagire all’attacco del virus.
Regola 7
Spesso si pensa che chi si reinfetta contrae comunque una forma lieve della malattia, simile in sostanza ad un raffreddore. Ma si tratta di una falsa convinzione. Non è vero, infatti, che le reinfezioni non possano essere gravi. Sono ormai segnalati casi di persone reinfettate, soprattutto non vaccinate, che possono avere sintomi gravi e si ritrovano in un letto di ospedale per diversi giorni, senza alcuna certezza che la malattia possa essere superata senza complicazioni.
Regola 8
È sbagliato pensare che i bambini, se contagiati, non possano ammalarsi in modo grave. I dati, purtroppo, dimostrano il contrario. In Italia i casi di bambini ospedalizzati o in terapia intensiva, e purtroppo persino deceduti, sono noti. È opportuno, dunque, che i genitori si affrettino a proteggerli con la vaccinazione anticovid.
Regola 9
La nuova variante Omicron non è l’ultima. È quindi sbagliato pensare che ormai il SarsCov 2 possa causare una sintomatologia simile ad un raffreddore e quindi proprio per questo non deve farci paura. Più si allentano le misure di precauzione, più ci si abbraccia e si sta insieme ad amici e parenti come nel periodo pre-pandemico, più il virus circola e dà vita a nuove varianti. E non è detto che la prossima sarà meno pericolosa di quella attuale.
Regola 10
Molti smettono di usare le misure di precauzione perché pensano che ormai il virus sia indebolito e non possa causare una malattia grave. Purtroppo, questo aspetto per il momento non è certo, visto che la pandemia non è ancora finita. Si tratta di un dato osservazionale che non può servire a dare garanzie in modo assoluto. Non dimentichiamo che ogni giorno, a causa dell’infezione, continuano a morire decine di persone.