Uccide il fratello sotto agli occhi della madre: «Smettila di trattarla male». Poi confessa l'omicidio

Uccide il fratello sotto agli occhi della madre: «Smettila di trattarla male». Poi confessa l'omicidio
Uccide il fratello sotto agli occhi della madre: «Smettila di trattarla male». Poi confessa l'omicidio
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Lunedì 18 Maggio 2020, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 12:12

Ci sarebbero vecchi e consolidati rancori, di recente anche su come accudire la madre novantenne, all'origine dell'omicidio avvenuto ieri sera a Chiesina Uzzanese (Pistoia), dove Narciso Zari, 68 anni, pregiudicato, ha ucciso il fratello minore, Giuliano, 56 anni, disoccupato, colpendolo al torace e alla schiena con un coltello da cucina. Il 68enne è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Pistoia poco dopo il delitto. «Sì, sono stato io», si è limitato a confessare subito dopo il fermo. «Il resto lo dirò al magistrato».

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L'aggressione con il coltello è avvenuta davanti alla madre. «Smettila di trattare male la mamma», avrebbe detto urlando Narciso Zari prima di affondare il coltello. Il corpo agonizzante di Giuliano è stato trovato davanti la porta di casa, forse mentre cercava di fuggire dalla furia omicida del fratello. Secondo una prima ricostruzione, il fratello maggiore era andato a trovare l'anziana madre, che viveva con il figlio minore. Durante la visita, Narciso avrebbe accusato il fratello di maltrattare la madre e da lì sarebbe scaturita l'ennesima lite culminata nell'omicidio.

Sono state le urla della donna a richiamare l'attenzione dei vicini di casa, che hanno chiamato i soccorsi. Quando sono arrivati sul posto i sanitari del 118, Giuliano Zari era ancora vivo, ma è morto poco dopo nonostante i tentativi di rianimarlo. I carabinieri hanno fermato a casa sua il fratello maggiore della vittima: aveva le valige pronte e stava per salire in auto, per darsi alla fuga. Il 68enne è stato portato in caserma a Pistoia a disposizione del sostituto procuratore di turno Giuseppe Grieco, che nelle prossime ore lo interrogherà. La fedina penale di Narciso Zari registra processi e condanne, con periodi in carcere, per numerosi reati, tra cui furti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e tentato omicidio; a 24 anni risultava già diffidato dalla polizia. Nella notte del 29 luglio 1994 si rese protagonista di un altro gesto irresponsabile che, solo per un miracolo non si trasformò in una tragedia: lanciò una bottiglia molotov da un cavalcavia dell'autostrada A11 Firenze-Mare nei pressi di Chiesina Uzzanese, sfiorando un furgone in transito. Due giorni dopo fu arrestato con l'accusa di disastro doloso.

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