Omicidio Sacchi, il tesoro nell'auto di Anastasiya? «Princi andò a spostarla mentre Luca moriva»

Omicidio Sacchi, altri soldi nell'auto di Anastasiya? «Princi andò a spostarla mentre Luca moriva»
Omicidio Sacchi, altri soldi nell'auto di Anastasiya? «Princi andò a spostarla mentre Luca moriva»
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Martedì 4 Febbraio 2020, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 13:01
L'omicidio di Luca Sacchi continua ad essere un giallo. L'ultima rivelazione riguarderebbe un "tesoro" nascosto nell'auto di Anastasia Kylemnyk, altri soldi oltre a quelli nascosti nello zaino e rubati dai pusher di San Basilio poi arrestati per l'omicidio del giovane romano: il sospetto degli inquirenti è che il denaro fosse nell'auto della ragazza, che Giovanni Princi spostò in tutta fretta mentre Luca, già in ospedale, lottava tra la vita e la morte.

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Lo racconta Michela Allegri sul quotidiano Il Messaggero: la notte del 23 ottobre, dopo che Valerio Del Grosso aveva sparato a Luca Sacchi insieme a Paolo Pirino, Princi si preoccupò di farsi accompagnare da un amico davanti al pub John Cabot per spostare la macchina di Anastasiya. Quest'ultima dunque avrebbe mentito su com'era arrivata a quel pub, dato che aveva detto di essere arrivata a piedi, mentre in realtà aveva l'auto: al gip durante l'interrogatorio di garanzia aveva dichiarato che Princi le aveva chiesto di tenere una busta nello zaino, senza sapere della presenza dei soldi.

Una versione che non ha convinto però il giudice. Quando poi le è stato chiesto perché Princi avesse le chiavi della sua auto, continua Il Messaggero, Anastasiya ha risposto: «Ho lasciato lo zaino, Giovanni mi ha chiesto anche le chiavi, mi ha detto: Casomai dopo poggio la busta lì dentro». Questa frase per il Riesame sarebbe un tentativo di spiegare perché ad avere le sue chiavi fosse Princi, che gliele riportò poi in ospedale dopo aver spostato la macchina: e i giudici sottolineano che «non è affatto casuale che di tale incombenza si fosse occupato proprio Princi».



QUEI DIECI MINUTI SOSPETTI Fondamentale poi la testimonianza di un amico di Luca, Marco Lico: a lui Princi aveva chiesto di andare a prendere l'auto. Avevano preso la Fiat Panda dei Sacchi ed erano arrivati fino al punto in cui Anastasiya aveva parcheggiato. «Io ho guidato la Panda e Giovanni ha preso la macchina di Anastasia. Mi ha detto di seguirlo nel punto in cui lui avesse acceso le quattro frecce, io mi sarei dovuto fermare ad attenderlo lì».



«Dieci minuti o un quarto d'ora dopo, Giovanni, sempre in auto, mi ha raggiunto in viale Amelia, mi ha detto di seguirlo per fumare una sigaretta». Quei dieci minuti, per il Riesame, sono un dettaglio sospetto: per i giudici «è ragionevole ritenere che nell'auto con cui la Kylemnyk era giunta al pub quella sera ci fosse qualcosa da occultare con assoluta urgenza, verosimilmente la restante somma di denaro, oltre a quella occultata nello zaino della Kylemnyk, destinata ai fornitori».
 
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