Imprenditore ucciso nelle Filippine:
taglia da 20mila dollari sui killer

Andrea Guarniero, imprenditore padovano ucciso nelle Filippine
Andrea Guarniero, imprenditore padovano ucciso nelle Filippine
di Gabriele Pipia
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Giovedì 4 Luglio 2019, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 11:01
PADOVA - Cartelloni grandi come pannelli elettorali, messaggi a pioggia sui gruppi locali di WhatsApp e annunci radiofonici ad ogni ora del giorno. Così la famiglia di Andrea Guarniero da un mese sta cercando ogni possibile indizio legato al delitto dell'imprenditore padovano, ucciso dai colpi di pistola di due sicari la sera del 28 marzo davanti alla propria villa nelle Filippine. «Metteremo una taglia da ventimila dollari e sarà destinata a chiunque possa fornirci informazioni utili. Siamo pronti a tutto pur di arrivare alla verità», annunciò il fratello Daniele a metà maggio. Detto e fatto: dai primi di giugno la piccola isola di Negros è tempestata di messaggi che ricordano  l'uccisione del quarantanovenne, invitando chiunque sappia qualcosa a rivolgersi alla polizia. In cambio, come preannunciato, ventimila dollari: equivalgono a circa diciottomila euro e in quell'angolo di mondo si tratta di una somma decisamente consistente. 

«Non abbiamo ancora notizie certe ma rimaniamo fiduciosi sulle piste che la polizia sta battendo - spiega lo stesso Daniele -. Sono state le autorità locali a consigliarci di mettere una taglia e noi abbiamo deciso di seguire il loro suggerimento. L'unica cosa che ci interessa è capire chi abbia ucciso Andrea e quale sia il motivo. Le indagini vanno avanti, noi ci stiamo facendo assistere da un legale e intanto teniamo un filo diretto con l'ambasciatore a Manila e con il console». 
IL DELITTOAndrea Guarniero aveva 49 anni. Ex amministratore dell'azienda Multichimica di Mestrino in provincia di Padova, è stato ucciso all'ora di cena nella città di Dauin, dove si era trasferito nel 2014 con la moglie Cyril e il figlio piccolo. Due sicari gli hanno sparato più volte per poi dileguarsi. Dall'omicidio sono passati poco più di tre mesi, ma familiari, amici ed ex compagni di squadra non si danno pace. A Padova Guarniero era nato e cresciuto, studiando al liceo Tito Livio e diventando campione d'Italia Under 15 con il Petrarca Rugby. Dopo tanti anni al timone della sua azienda, aveva deciso di lasciare tutto per farsi una nuova vita nelle Filippine. Si era sposato e sognava in grande. Ma proprio la sua nuova attività potrebbe essere legata al suo omicidio, perché fin da subito ha preso corpo l'ipotesi di un omicidio dettato da motivi di affari. «Aveva acquistato un terreno per costruire un resort davanti alla barriera corallina - ha spiegato più volte il fratello minore, senza mai abbandonare le proprie convinzioni -. Probabilmente Andrea ha dato fastidio a qualcuno che da quelle parti aveva le stesse mire imprenditoriali». 
LE INDAGINIL'ambasciatore italiano a Manila Giorgio Guglielmino si è mosso personalmente ricevendo nella capitale l'anziana madre di Guarniero e tenendo costantemente i contatti con le autorità filippine. Anche le forze dell'ordine si sono immediatamente rimboccate le maniche, perché da quelle parti l'uccisione di un imprenditore italiano ha suscitato grande clamore provocando un danno d'immagine non indifferente anche in chiave turistica. 
Quaranta investigatori sono al lavoro. Per far luce sul caso la polizia è stata affiancata dalle squadre speciali del Cidg (Criminal investigation and detention group) e del Nbi (National bureau of investigation). Tra gli uomini che si stanno occupando del caso c'è anche chi otterrebbe una promozione di carriera se riuscisse a ricostruire i fatti incastrando gli assassini. In una minuscola isoletta delle Filippine non ci sono certo centinaia di telecamere come nelle nostre grandi città: è per questo che una taglia da ventimila dollari potrebbe essere decisiva. 
Gabriele Pipia
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