Nozze il giorno prima di morire
I giudici: «Non ci fu raggiro»

Nozze il giorno prima di morire I giudici: «Non ci fu raggiro»
di Marcello Ianni
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Domenica 3 Febbraio 2019, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 16:01
Nessun raggiro, nessuna circonvenzione di persona incapace sul matrimonio civile celebrato qualche ora prima del decesso dello sposo. Lo ha stabilito la Corte d’Appello dell’Aquila. La vicenda giudiziaria ha riguardato un ingegnere aquilano di 56 anni, scomparso al termine di una lunga malattia nel luglio del 2013. Il giorno prima del decesso il professionista e F.L. convolarono a nozze e questo aveva scatenato la reazione dei fratelli dell'uomo che presentarono denuncia nei confronti della sposa, nonostante il matrimonio arrivasse dopo una convivenza di quasi 15 anni. L’accusa era anche di falso ideologico e concorso in falso di certificazione medica.

Insieme alla vedova, è stata confermata l'assoluzione (il Tribunale dell’Aquila, nella persona del giudicie Adolfo Di Zenzo aveva emesso sentenza assolutoria nell’aprile dello scorso anno) anche per il fratello dell'ingegnere, l’ufficiale di stato civile che aveva redatto un certificato ritenuto dal pm falso sotto il profilo ideologico e il medico che aveva attestato che il paziente era in grado di intendere e di volere il giorno prima del matrimonio. Nell’ambito delle indagini preliminari la Procura della Repubblica arrivò anche ad emettere un sequestro conservativo della considerevole somma di denaro di 1,5 milioni di euro.

 
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