Nina Rosa Sorrentino, il suo liceo è inamovibile sul «no» alla maturità, tre scuole le aprono le porte: «Diplomati da noi»

La ragazza con sindrome di Down si era ritirata dal liceo di Bologna, che le aveva impedito di accedere all'esame di stato

Nina Rosa Sorrentino, il suo liceo è inamovibile sul «no» alla maturità, tre scuole le aprono le porte: «Diplomati da noi»
Nina Rosa Sorrentino, il suo liceo è inamovibile sul «no» alla maturità, tre scuole le aprono le porte: «Diplomati da noi»
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Giovedì 23 Marzo 2023, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 18:08

BOLOGNA - La storia di Nina Rosa Sorrentino ha fatto il giro d'Italia. La ragazza di 19 anni con sindrome di Down, che si è vista negare dalla sua scuola di Bologna la possibilità di accedere alla maturità perché «non idonea», potrà diplomarsi altrove. Tre scuole del capoluogo emiliano si sono candidate ad accoglierla e le permetteranno di sostenere l'esame di stato. 

La vicenda

La sua scuola, il liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane), nonostante il montare della polemica era rimasto fermo sulla decisione.

I genitori avevano provato a mediare già in passato, chiedendo di passare al programma con gli obiettivi minimi che dà accesso alla maturità, ricevendo un «no» dal consiglio di classe. Una settimana fa la famiglia di Nina Rosa ha deciso di ritirarla dalla scuola, nonostante con un giorno di presenza in più la ragazza avrebbe ottenuto la "certificazione delle competenze". Non abbastanza per lei, che vuole sostenere la maturità e che potrà farlo altrove. 

La ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha parlato della vicenda di Nina Rosa alla Camera ieri, durante il question time. «C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità».

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