Negazionisti fanno irruzione in ospedale in Utah: «Vogliono provare che il Covid non esiste»

Negazionisti fanno irruzione in ospedale in Utah: «Vogliono provare che il Covid non esiste»
Negazionisti fanno irruzione in ospedale in Utah: «Vogliono provare che il Covid non esiste»
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Mercoledì 18 Novembre 2020, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 15:04

Un gruppo di negazionisti ha cercato di fare irruzione nella terapia intensiva di un ospedale americano per provare che il Covid non esiste. Succede a Provo, nello Utah: oltre ai tentativi di irruzione nell'ospedale vi sono state anche una serie di telefonate da parte di cospirazionisti, hanno spiegato dall'ospedale Utah Valley, che ritengono che il fatto che il parcheggio dell'ospedale sia misteriosamente vuoto sia una prova a sostegno della loro teoria. «La terapia intensiva è veramente piena?», insistono nel chiedere, i cospirazionisti che alla fine hanno cercato di entrare nell'ospedale, armati di telecamere, per provare quello che affermavano essere un falso.

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«Sono cospirazionisti che credono che quello che viene loro detto non sia vero - ha detto l'amministrazione dell'ospedale Kyle Hansen, riporta oggi il Daily Beast - sono determinati a riprendere le prove con le telecamere entrando nella nostra struttura, abbiamo avuto delle persone che hanno mentito con falsi appuntamenti medici ed altre cose».

Nessuno è riuscito ad arrivare alla terapia intensiva, ma se fossero arrivati avrebbero potuto documentare che la verità è che la terapia intensiva è al massimo della sua capacità, sottolineano dall'ospedale.«Il Covid 19 è vero e l'ospedale ha registrato un grande aumento del numero dei pazienti con il virus - spiegano ancora dall'ospedale - il personale scarseggia e sta facendo straordinari per proteggere la comunità. Noi chiediamo alla gente di unirsi a noi, indossare le maschere, lavarsi le mani, tenere la distanza sociale e stare a casa quando si è malati».

Negli ultimi giorni l' Utah ha registrato un'impennata nei casi di Covid, con gli ospedali dello stato che hanno superato l'80% delle loro capacità. Molti sono poi i medici e gli infermieri dello stato che si sono ammalati, ed in alcuni casi morti per il Covid. Anche all'ospedale Utah Valley dove si registra il decesso di Patrice Grossman, morta per il Covid dopo essersi contagiata insieme ad altri sette membri della sua famiglia, compreso il nipotino neonato, per il coronavirus portato a casa loro da ospiti che non credevano che il virus fosse un vero pericolo. In risposta ai cospirazionisti, le colleghe di Patricia hanno messo sulla finestra della stanza dove l'infermiera è morta dei post-it a forma di cuore. Un'altra storia della 'resistenzà che gli infermieri americani sono costretti a fare contro la follia di chi si rifiuta di riconoscere la realtà del Covid persino dopo il contagio. Ha scioccato la testimonianza di Dodi Doering, infermiera di una piccola città del South Dakota, che prima sui social, e poi alla Cnn dopo che i suoi post sono diventati virali, ha raccontato dei pazienti che «mentre lottano per resprare, dicono che il virus che non è vero, che vogliono la medicina magica, che dicono che Biden rovinerà l'America, ti insultano e dicono che non devo indossare le protezioni perché loro non hanno il Covid perché non esiste». «È come un film dell'orrore che non ha fine», conclude Doering. 

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