Neonata muore dopo il parto, la mamma era positiva al Covid. I genitori denunciano: «Ambulanza arrivata troppo tardi»

Neonata muore dopo il parto, la mamma era positiva al Covid. I genitori denunciano: «Ambulanza arrivata troppo tardi»
Neonata muore dopo il parto, la mamma era positiva al Covid. I genitori denunciano: «Ambulanza arrivata troppo tardi»
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Martedì 1 Dicembre 2020, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 10:30

La mamma era positiva al coronavirus, la neonata nasce prematura in casa e poi muore. È giallo a Napoli, dove la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo in relazione alla morte della bimba venuta alla luce dopo sei mesi di gestazione in un'abitazione del Borgo di Sant'Antonio: la mamma si chiama Maria Pappagallo, il marito Mario Conson. I due hanno presentato una denuncia al commissariato Arenella del capoluogo partenopeo.

Maria e Mario avrebbero dichiarato che l'ambulanza del 118 sarebbe giunta sul posto a distanza di mezz'ora dalla chiamata, senza le opportune attrezzature (come l'incubatrice) e che, a suo parere, la figlia poteva essere salvata. I magistrati della sezione «lavoro e colpe professionali», coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, hanno disposto il sequestro della salma. Dirimente sarà l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni.

«Capisco che a un papà sconvolto dal dolore mezz'ora di attesa sembri un tempo infinito - ha dichiarato il direttore del 118 Giuseppe Galano - ma bisogna considerare innanzitutto che 6-7 minuti passano per consentire agli operatori di vestirsi in maniera adeguata prima di entrare in contatto con una persona positiva...». «Ogni ambulanza - ha detto ancora Galano - è dotata del necessario per ogni genere di intervento, parto incluso». 

COSA E’ SUCCESSO A nulla è servito poi l’intervento dei medici del 118 e la corsa in ospedale: come spiega Leandro Del Gaudio sul quotidiano Il Mattino, la neonata per mezz’ora si è attaccata alla vita, ma alla fine non ce l’ha fatta.

Mamma e papà hanno subito richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, con tanto di blitz della polizia al policlinico a cui è seguito il sequestro delle cartelle cliniche e della salma.

Maria, 29 anni, la mattina presto aveva avvertito dei forti dolori all’addome: incinta al sesto mese, capisce subito che non è qualcosa di passeggero. Il marito chiama il ginecologo, ma nel frattempo la moglie ha già partorito e la bimba è viva: l’ambulanza, chiamata alle 6.44, arriva ben 31 minuti dopo. Secondo Galano, responsabile del 118, ci ha messo invece 26-27 minuti, perché medici e infermieri dovevano indossare l’equipaggiamento anti-Covid.

Mario, il marito di Maria, nel chiamare il 118 aveva detto che si trattava di codice rosso: dovevano essere aiutate sia la bimba che la mamma, alle prese con un’emorragia. Però - spiega Il Mattino - a muoversi era stata una sola ambulanza, per lo più sprovvista dei presidi necessari a soccorrere la neonata. Saranno le indagini ora a spiegare cosa è successo esattamente, e se si poteva fare qualcosa in più per salvare la vita alla piccola: una storia che ha sconvolto i due giovani genitori.

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