Crisi d'asma, muore a quattro anni.
Salma sequestrata: c'è l'inchiesta

Crisi d'asma, muore a quattro anni. Salma sequestrata: c'è l'inchiesta
di Francesco Faenza
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Domenica 26 Marzo 2017, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 10:22
EBOLI - Liberato Calandra aveva 4 anni. Ieri mattina ha avvertito dei dolori alla gola. Ieri pomeriggio ha avuto una crisi respiratoria. Alle sette di sera è morto. Il bimbo di Campagna era in macchina, seduto accanto al padre, Angelo. I due erano diretti in ospedale. Il papà alla guida, il figlio sul sedile accanto. La corsa è durata mezz’ora ma è stata inutile. L’auto è sfrecciata a tutta velocità, dalle colline di Campagna verso l’ospedale di Eboli. Liberato boccheggiava, respirava a fatica, mentre il papà gli teneva la mano, chiedendogli di farsi forza: «Stiamo arrivando, manca poco, andiamo in ospedale, i medici ti guariranno». Liberato soffriva d’asma, è morto a pochi metri dal pronto soccorso. I medici hanno tentato di rianimare il bambino. Hanno provato più volte con il defibrillatore, con il massaggio cardiaco. Il cuore di Liberato non è più ripartito. 

Alle 19,25 la scena straziante. I medici hanno chiamato Angelo all’interno del reparto, hanno scosso la testa, comunicando a Calandra il decesso del figlio. Angelo è rimasto di sasso davanti la salma di Liberato. Sperava in un miracolo, si è ritrovato nell’incubo più atroce. Negli ultimi chilometri in macchina, Angelo aveva intuito qualcosa. Liberato non rispondeva più. Il papà lo chiamava, ripeteva il suo nome, lo stimolava con domande sui supereroi. Liberato è rimasto fermo, in silenzio, non boccheggiava più. La stretta della mano si era indebolita, il corpo del bambino si era accasciato sul sedile. Il polso assente, come la tensione muscolare. Nessun battito, nessun respiro. Liberato era morto. 

I carabinieri di Eboli, coordinati dal tenente Geminale, hanno aperto un’inchiesta. La salma è stata sequestrata dai marescialli Garrisi e Salerno. La morte è sopraggiunta per la crisi respiratoria. Liberato soffriva di asma e crisi allergiche. Da ieri sera, le ipotesi si rincorrono, le teorie si accavallano, ma al dolore non c’è tregua. I familiari hanno chiesto ai medici la restituzione della salma. I carabinieri hanno spiegato la procedura che verrà seguita, l’impossibilità, al momento, di restituire il corpo di Liberato ai genitori. Sarà l’autopsia a stabilire la verità.
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