Scoperta mummia di 4300 anni fa: «È la più antica mai trovata in Egitto»

nella foto l'archeologo Zahi Hawass mentre riporta alla luce le statue della necropoli di Saqqara
nella foto l'archeologo Zahi Hawass mentre riporta alla luce le statue della necropoli di Saqqara
di Laura Larcan
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 19:16

Rivestita di foglia d'oro e sigillata in un sarcofago rettangolare lasciato sul fondo di un pozzo ad oltre quindici metri di profondità. Intatta, cristallizzata nel tempo, così come è stata lasciata 4300 anni fa. Gli archeologi egiziani non hanno dubbi: è la più antica e completa mummia mai trovata in Egitto. Appartiene ad un uomo di nome Hekashepes, come rivelano le incisioni sulla parte superiore del sarcofago. La scoperta sta facendo il giro mediatico del mondo. Ad annunciare la scoperta è stato proprio il famoso archeologo egiziano Zahi Hawass, ex ministro delle Antichità d’Egitto, che sta guidando l’équipe di ricercatori. Siamo presso la necropoli di Saqqara, a Gisr-el-Mudir in un’area di scavo aperta presso la famosa piramide a gradoni. 

IL SARCOFAGO

Hawass parla di «una emozionante scoperta».

Rinvenuta in un pozzo di quindici metri, chiusa in un grande sarcofago rettangolare di pietra calcarea, sigillato con la malta proprio come gli antichi egizi lo avevano lasciato 4300 anni fa. Il sarcofago appartiene ad un uomo chiamato Hekashepes, riconducibile alla fase storica della V e VI dinastia del Vecchio Regno: «Coperta di foglia d’oro questa mummia potrebbe essere la più vecchia e completa mummia mai trovata in Egitto», riflette Hawass.

LE TOMBE

Per la squadra di archeologi, che sta lavorando con il Consiglio supremo delle Antichità, il bilancio dell’impresa è notevole perché sono state identificate diverse tombe appartenenti a personaggi di alto profilo dell’epoca, comprese statue di sacerdoti, funzionari e servitori egiziani. «La spedizione ha intercettato un gruppo di tombe del Vecchio Regno che testimonia la presenza originaria di un grande cimitero - racconta Zahi Hawass - La tomba più importante apparteneva a Khnum-djed-ef, ispettore dei funzionari, supervisore dei nobili e sacerdote durante il regno del faraone Unas, ultimo faraone della V dinastia. Era decorato con scene di vita quotidiana». La seconda tomba più grande apparteneva a Meri, che era un funzionario del Palazzo Reale, “custode dei segreti e assistente del gran condottiero del palazzo”.

I CORREDI

Trovata anche una tomba per un sacerdote nel complesso piramidale del re Pepi I che conteneva nove bellissime statue: il proprietario di questa tomba potrebbe chiamarsi Messi, così come indicato su una porta (solo decorativa) trovata vicino alle Statue. La missione ha trovato anche un pozzo profondo circa dieci metri che conteneva un gruppo di bellissime statue in legno. Inoltre la missione ha scoperto tre statue di pietra che rappresentano una persona di nome Fetek. Accanto a queste statue c’era una tavola delle offerte e una sarcofago di pietra che conteneva la sua mamma. Inoltre la spedizione ha riportato alla luce molti amuleti, vasi di pietra, strumenti per la vita quotidiana e statue di divinità insieme a reperti di ceramica».

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