Tornava da una festa, la sua festa, che aveva organizzato per i suoi 54 anni, compiuti a gennaio. Laura Amato aveva invitato tutti. Amici e colleghi della Macedonio Melloni, la clinica dove lavorava da 5 anni come operatrice socio-sanitaria. La notte della festa è diventata una tragedia.
Era ferma al casello quando è stata centrata da un'altra auto
Laura Amato è una delle due donne morte nell'incidente avvenuto nelle prime ore di sabato mattina alla barriera di Milano-Ghisolfa sull'autostrada A4.
ll saluto dei colleghi: "Non possiamo che ricordarti sempre sorridente"
"Non possiamo che ricordarti sempre sorridente" e stanno pensando a un momento di ricordo in ospedale. In tanti su Facebook hanno voluto lasciare un ricordo della vittima, con parole di elogio per la sua umanità con i pazienti: "Non posso ancora crederci - scrive un uomo - curava la mia mamma al Trivulzio. Era una donna in gamba, molto umana e dolcissima con gli anziani". Così l'hanno ricordata sui social i suoi colleghi. Laura lascia un figlio
La Lancia Ypsilon sulla quale viaggiavano le due donne è stata tamponata da una Lancia Musa, piombata a tutta velocità sul casello. Il conducente, un cittadino italo-marocchino di 39 anni con doppia nazionalità e doppia patente, è rimasto ferito ed è stato trasportato, in codice giallo, all'ospedale San Carlo. A quanto emerso una volta estratto dalle lamiere, gli sarebbe stato trovato al polso un braccialetto di quelli adoperati negli ospedali al Pronto soccorso.
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