Moglie e marito lasciano il lavoro (posto fisso) per girare il mondo. Alessandra e Marco: non è un colpo di testa

Moglie e marito lasciano il lavoro (posto fisso) per girare il mondo. Alessandra e Marco: non è un colpo di testa
Moglie e marito lasciano il lavoro (posto fisso) per girare il mondo. Alessandra e Marco: non è un colpo di testa
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Martedì 18 Ottobre 2022, 12:15

Lo sognano in tanti, ma solo in pochi, anzi pochissimi hanno il coraggio di farlo. Lasciare un lavoro a tempo indeterminato, il classico posto fisso, per girare il mondo. Alessandra Bellettini, riminese di 48 anni, quel coraggio ce l'ha avuto, lasciando l'impiego presso un ente pubblico, per dedicarsi insieme al suo compagno, ai viaggi ed a ciò che ama di più. E ha cambiato il paradigma della sua vita: viaggiando d'inverno e lavorando d'estate, racconta il Corriere di Romagna.

Non un colpo di testa

Una scelta ponderata quella di Alessandra, che accantonato il desiderio di avere un figlio, all'età di 45 anni, ha scelto di lavorare insieme al suo compagno di vita, Marco Tamburini, ma solo come stagionale, nei sei mesi d'estate, mentre l'altra metà dell'anno, dedicarsi a girare il mondo.

«I nostri viaggi sono frutto di risparmi lunghi un anno, su ogni versante.

D’estate spendo solo per l’acqua della doccia e il carburante del motorino con cui mi reco al lavoro, dove passo quasi tutta la giornata», racconta Alessandra, che tra le ultime mete esotiche ha visitato Sudafrica, Perù, Cambogia e Mozambico, ma oltre a girare il mondo, c'è anche grande attenzione alle esigenze dei più deboli. 

Vicino agli ultimi

«Ho abbracciato il progetto della Caritas per portare il cibo ad anziani e senzatetto. Un periodo intenso in cui ho allacciato rapporti e collezionato un bel carico di emozioni. Poi dopo la stagione estiva, nel 2021 siamo volati in Guadalupa».

E dopo tanti viaggi, ritornare a casa, non porta mai con sè, la malinconia. «Mai un dispiacere. Ci godiamo la famiglia, sperando che un giorno i nipotini si uniscano alle nostre avventure... Quando fai viaggi così lunghi ti riempi talmente di bellezza che a un certo punto sei tu a dire: è ora di tornare».

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