MODUGNO - È stato ridefinito da carabinieri il bilancio delle vittime dell'esplosione di questa mattina nella fabbrica di fuochi d'artificio di Modugno.
I morti sono sei (e non sette) mentre altre cinque persone sono ferite. La settima persona data per morta in realtà è ricoverata in gravi condizione al Policlinico di Bari.
Le vittime accertate sono Vincenzo Armenise, 39 anni, Giuseppe Pellegrino, 40 anni, Vincenzo De Chirico, gli indiani Banga Harbaajan, di 41 anni e Nigah Kumar di 29, l'albanese Merja Samir, di 28 anni.
Feriti Michele e Vincenzo Bruscella, soci dell'azienda, ricoverati rispettivamente a Brindisi e Napoli, il cugino Michele Pellicani, Riccardo Postiglione, 20 anni, di Napoli, Antonio Pertino, 30 anni, ricoverati tutti al Policlinico. Sul luogo dell'esplosione si sono conclusi gli accertamenti di vigili del fuoco e Carabinieri.
L'area è interdetta e piantonata dai Carabinieri della Compagnia di Modugno in attesa del provvedimento di sequestro dell'autorità giudiziaria. Domani mattina magistrati e investigatori torneranno sul posto per un nuovo sopralluogo.
L'esplosione è avvenuta poco dopo le 12,30 e ha sollevato un'enorme colonna di fumo. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118.
L'esplosione è stata avvertita in tutto il paese e anche negli abitati vicini. «Lo spostamento d'aria è stato pazzesco» racconta Mariella, una signora che abita poco distante e che è accorsa a vedere cosa sia successo. «Credevo fosse caduto un elicottero - dice - poi abbiamo pensato fosse crollato un palazzo». «Ho avvertito tre distinte esplosioni in rapida successione ed ho subito pensato a Bruscella», racconta Luigi, un ragazzo di 24 anni, «ho amici lì dentro che ci lavorano».