Picchiava a sangue la nonna per estorcerle denaro. Lei si ribella e lo fa arrestare

Picchiava a sangue la nonna per estorcerle denaro. Lei si ribella e lo fa arrestare
Picchiava a sangue la nonna per estorcerle denaro. Lei si ribella e lo fa arrestare
2 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Marzo 2020, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 17:04
MESSINA  - Picchiata a sangue dal nipote, in tanti episodi diversi, nell’arco di lunghi mesi, rischiando d’essere uccisa per soffocamento. È accaduto a Messina, dove il 32enne violento pestava a sangue la nonna per estorcerle ingenti somme di denaro: alla fine l’anziana non ce l’ha fatta più e l’ha denunciato e fatto arrestare, prima dell’irreparabile.

LEGGI ANCHE: Giovane di 31 anni muore travolto da un treno, choc a Porto Potenza


A entrare in azione – su richiesta della Procura peloritana e conforme decisione del giudice per le indagini preliminari – i carabinieri della stazione di Messina Bordonaro, che hanno fatto scattare le manette ai polsi del nipote snaturato con l’accusa d’estorsione e lesioni personali aggravate.

LEGGI ANCHE: Tragedia in stazione: coppia si abbraccia e si fa travolgere dal treno. Morti entrambi

Stando agli investigatori, nel corso di mesi, alla nonnina parsi interminabili per le angherie sofferte, le richieste di soldi da parte del giovane parente erano continue e insistenti. Quando l’anziana non riusciva a soddisfarle o si rifiutava, erano botte da orbi.

Rappresaglie inaudite e violentissime, senza risparmiarle calci, pugni e schiaffi: in varie occasioni, il nipote continuava a infierire anche quando la donna era ormai a terra inerme, dolorante.

Questo stato di cose è proseguito soprattutto perché il 32enne teneva la nonna in uno stato di terribile, perenne violenza fisica e psicologica. Di gravità sempre crescente le conseguenze delle sue percosse: nell’ultima occasione, lo sciagurato avrebbe afferrato l’anziana per il collo, stringendola fino quasi a soffocarla, facendole perdere il respiro.

A questo punto l’anziana vittima s’è decisa a denunciare il parente-aguzzino, che adesso è rinchiuso nel penitenziario messinese di Gazzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA