Le ricerche erano iniziate immediatamente dopo che era stata ritrovata la sua auto con decine di volontari, alcuni dei quali a cavallo, e con unità cinofile. Il cadavere è stato infine ritrovato grazie all'analisi dei dati del suo smartphone, da cui è emerso che il segnale era stato perso nella zona della Lobo Peak lo scorso 13 giugno, il giorno della scomparsa, intorno alle tre del pomeriggio. Sempre i dati telefonici hanno rivelato che Scheib è salito lungo il sentiero dello Yerba Canyon fino ad arrivare sin quasi in cima, a circa 3.700 metri sul livello del mare, ma è probabile che abbia incontrato difficoltà a scendere.
Inoltre il sentiero potrebbe essere diventato pericoloso a causa di temporali, grandine e fulmini, come segnalato dal servizio meteo nazionale. Elementi che rafforzano l'ipotesi dell'incidente. Scheib fu assunto alla Casa Bianca nel 1994, durante la presidenza Clinton, e dopo che Hillary fu letteralmente 'stregatà da una costina di agnello australiano in crosta di noci pecan che lui aveva cucinato. Scheib rimase così alla guida della cucina della residenza presidenziale fino al 2005, continuando anche nella presidenza Bush. Ad eccezione di Jon Hill, in servizio dal 1987 al 1988, Scheib è stato il primo americano ad occupare la posizione di «Executive Chef» alla Casa Bianca sin da quando venne creato l'incarico, nel 1961. A lui va riconosciuto il merito di aver portato la cucina americana alla tavola del presidente.
Scheib ha messo la sua firma dietro numerose cene di stato deliziando i palati di leader mondiali come Tony Blair, Jacques Chirac, Vaclav Havel, Nelson Mandela e Boris Ieltsin.
Ebbe anche l'audacia di servire vini americani, fino ad allora snobbati a favore dei vini francesi. Lasciò la Casa Bianca nel 2005 su richiesta di Laura Bush. Il motivo ufficiale fu che non riusciva a soddisfare le richieste delle First Lady.