Il medico di famiglia può essere
scelto o cambiato? Ecco come fare

Come scegliere o cambiare il medico di famiglia
Come scegliere o cambiare il medico di famiglia
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Venerdì 17 Marzo 2017, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 13:24
ROMA - È possibile scegliere o cambiare il proprio medico di famiglia? Indubbiamente, si tratta di una scelta delicata, sia perché si tratta di salute sia perché la tanta burocrazia da affrontare non aiuta nel compito. Cittadinanzattiva ha quindi deciso di compilare una guida studiata ad hoc, utile per conoscere tutti i passi da affrontare per decidere quale medico sia più adatto alle nostre esigenze e come muoversi passo dopo passo in un mare di 'scartoffie'. Ecco alcuni suggerimenti, suddivisi per punti chiave.

GLI ELENCHI - Per individuare il medico di medicina generale (o il pediatra), possiamo consultare gli elenchi dei medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, elenchi presenti negli uffici dei distretti sanitari di riferimento. Alcune Asl inoltre rendono possibile la consultazione di questi elenchi anche online. Una volta consultati e individuato un nominativo, dobbiamo dunque comunicare la nostra scelta presentandoci, muniti di libretto sanitario e tessera sanitaria, presso l'Ufficio di scelta e revoca della stessa Asl.

Prima di effettuare la scelta, è bene ricordare che le nuove norme in vigore dal 2005 impongono alle Aziende sanitarie di fornire indicazioni circa il curriculum di ogni medico, gli orari dell’ambulatorio e le caratteristiche strutturali e strumentali di ogni studio medico. Una buona idea potrebbe essere anche quella di fissare un appuntamento con il medico per conoscerlo personalmente e decidere se sceglierlo o meno.

Per quanto riguarda l'iscrizione al servizio sanitario nazionale di un nuovo nato e la nomina del pediatra di fiducia, uno dei due genitori deve recarsi presso gli uffici della ASL di residenza del bambino con i seguenti documenti: certificato di nascita del bambino o autocertificazione firmata da uno dei due genitori, tessera sanitaria o codice fiscale del genitore, tessera sanitaria o codice fiscale del bambino.

LE VERIFICHE DA FARE - Prima di prendere una decisione definitiva, è consigliabile informarsi sempre su orari di apertura dello studio, luogo in cui è collocato, l'eventuale presenza di barriere architettoniche presenti, con quali mezzi pubblici è possibile raggiungerlo, se il medico dispone di computer e posta elettronica, se effettua consultazioni telefoniche e in quale orario. A prima vista possono sembrare particolari irrilevanti, ma in realtà si tratta di informazioni fondamentali.

LA SCELTA DEFINITIVA - Una volta individuato il medico che fa al caso nostro e risponde alle nostre esigenze, dobbiamo recarci presso l'Ufficio scelta e revoca della nostra Asl di pertinenza, ovviamente muniti di tessera sanitaria e codice fiscale. Nel caso in cui la nostra residenza sia fissata in una città diversa da quella della Asl in cui scegliamo il medico, ci verrà richiesto anche di compilare una autocertificazione in cui attestiamo la motivazione (salute, lavoro o studio) della nostra permanenza nella città in cui scegliamo il medico. Per la scelta del pediatra, oltre ai suddetti documenti dobbiamo portare anche il certificato di nascita del bambino ed il suo codice fiscale o tessera sanitaria.

CAMBIO DEL MEDICO - Se decidiamo di cambiare il medico di base, perché non soddisfa più le nostre esigenze o si è rotto il rapporto di fiducia, possiamo farlo rivolgendoci agli Uffici scelta e revoca della nostra Asl. Siamo tenuti a presentare l'autocertificazione di residenza, il codice fiscale e la tessera sanitaria. È importante motivare le ragioni della nostra decisione: il medico ha diritto a sapere perché è stato ricusato ed è inoltre fondamentale per la Asl di riferimento sapere qual è l'opinione e la valutazione che i cittadini hanno dei medici che operano nella loro zona. Ricordiamoci che anche il medico di famiglia ha il diritto di interrompere il rapporto con il suo paziente: questo accade se il rapporto di fiducia è stato minato da una grave incompatibilità.
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