L'assurda vicenda dell'allenatore
di rugby malato di Sla: medicine negate

Alessandro Battistin
Alessandro Battistin
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 16:23
PADOVA - Alessandro Battistin, noto allenatore padovano di rugby, ha la Sla, Ed è stato vittima di un fatto sconcertante. «Stavo facendo terapie in neurologia con immunoglobuline - racconta - quando dopo una serie di esami sono stato ammesso a una nuova cura sperimentale con il Radicut. Dovevo iniziarla l'11 novembre, ma tre giorni prima mi hanno telefonato dicendomi che dopo aver rivisto le mie analisi, non avevo i parametri richiesti perché riuscivo ancora a deambulare. Cosa purtroppo non più vera perché ora sono in carrozzina. Gli esami li avevo fatti tre mesi prima ed ero stato io stesso a far presente ai medici che camminavo aiutandomi con il bastone, ma mi dicevano di stare tranquillo, che sarei stato ammesso. Tra l'altro, la fasulla accettazione al nuovo programma ha portato alla sospensione di quello che seguivo. Così, per il momento, mi devo arrangiare».

E arrangiarsi è difficile e costosissimo. «Il Radicut è in vendita solo nelle farmacie del Vaticano e in Giappone. In Vaticano dieci fiale costano 1800 euro, e a me ne servono 60; in Giappone le dieci fiale vengono 400 euro, e tramite un conoscente, dovrei riuscire presto ad averle. Poi dovrò attrezzare una stanza sterile e trovare un'infermiera. Il Radicut aiuta a respirare meglio perché l'effetto più devastante della malattia è la respirazione». Battistin, 55 anni, ha allenato le giovanili del Petrarca, il Valsugana in serie A e attualmente è responsabile tecnico del Bassano. Ha lavorato per trent'anni nella Polizia di Stato.
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