ROMA Un giornalista, certamente. Ma anche autore di cinema e teatro, re dei talk e ideatore di trovate che hanno lasciato il segno. Come il libro sulle barzellette che Maurizio Costanzo propose a Francesco Totti. Sembrava un azzardo e invece fu un'idea semplicemente geniale: «Chiamai Francesco e glielo proposi - ha raccontato in passato Costanzo - Lui ci pensò un attimo e poi mi disse... Ao però nessuna su Ilary. Lo trovai fantastico ed ebbi ragione». Sì, perché l'antologia di storielle, legate per lo più agli scivoloni linguistici del numero dieci giallorosso, che lo stesso fantasista decise di raccogliere inizialmente in un volume, ebbe un successo incredibile. E Costanzo, che ne era stato l'ideatore, spiegò perché non bisognava meravigliarsi: «Francesco ha dalla sua il fatto di essere un campione molto amato. E poi gli italiani hanno voglia di ridere: è confortante aver visto i ragazzini fare la fila in libreria per comprare il volume». Al primo volume ne seguirono altri che riuscirono a vendere oltre 2 milioni di copie (il ricavato venne devoluto interamente all'Unicef) e furono capaci di contendere il primato nella classifica dei più venduti nientemeno che a Dan Brown e al suo Codice da Vinci, bestseller dell'epoca.
VICINANZA DOPO L'EUROPEO DEL 2004
Ma la vicinanza e l'amicizia a Totti è stata manifestata in mille altri casi.
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