Maroni e La Russa: cercavano il morto
Vendola: i black bloc vadano all'inferno

Gli scontri a San Giovanni (foto Vincenzo Livieri - Toiati)
Gli scontri a San Giovanni (foto Vincenzo Livieri - Toiati)
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Domenica 16 Ottobre 2011, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:32
ROMA - Continuano le condanne e le polemiche sui gravi fatti di Roma, per i quali il ministro degli Interni Roberto Maroni ha parlato di atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati tra i manifestanti.



Maroni oggi ha detto che grazie alle forze dell'ordine «si è evitato che ci scappasse il morto.
Il rischio era concreto perchè i violenti si sono volutamente fatti scudo del corteo. Voglio che gli autori di queste violenze, veri e propri criminali, paghino in modo esemplare». Poi un appello: «Attenzione: il Paese non può dividersi. Quanto accaduto ieri è un fatto di inaudita gravità che va condannato da tutti senza esitazioni». Maroni ha spiegato di aver chiesto «che vengano visionate attentamente le immagini. Solo grazie ad una gestione equilibrata dell'ordine pubblico si è evitato il peggio». Maroni riferirà martedì alle 16,30 al Senato.



La Russa: cercavano il morto.
«Credo che ieri si sia veramente cercato il morto. Mi viene in mente che qualche politico l'aveva detto. Pensiamoci tutti». A sottolinearlo è il ministro della Difesa Ignazio La Russa al termine di una cerimonia al cimitero monumentale di Arlington, riferendosi ai disordini di ieri a Roma. «Complimenti, onore e merito alle forze dell'ordine per aver saputo gestire la situazione, per aver contrastato in maniera il più possibile adeguata i violenti e i facinorosi in mezzo a migliaia di persone che non avevano intenzione di commettere violenze. e lì la reazione poteva essere quella di colpire anche chi non c'entra niente».



Schifani: evitata la tragedia. Il presidente del Senato, Renato Schifani, visitando all'Umberto I due agenti e un manifestante «dell'area pacifica» rimasto ferito negli scontri di ieri, ha espresso un «sentito ringraziamento» alle forze dell'ordine «per aver evitato che la situazione degenerasse ulteriormente con conseguenze tragiche», dicendosi altresì certo che le autorità «sapranno presto assicurare alla giustizia i responsabili dei gravissimi atti di violenza» di ieri. Lo rende noto un comunicato di palazzo Madama.



Alemanno: «Dico a tutte le forze politiche e a chi ragiona su Roma: ieri avete visto che cosa significhi per Roma essere capitale, quale sia il prezzo, il costo, il peso che deve sopportare - ha detto il sindaco - Quando si parla dei soldi a Roma Capitale... ieri avete visto cosa significhi essere Roma Capitale. Noi vogliamo esserlo ma dobbiamo esser messi in condizione, tutte le istituzioni, di esserlo in maniera adeguata e con le risorse e in maniera adeguatamente protetta».



«Danni per almeno 2,6 milioni di euro». «Secondo una prima stima molto approssimativa - dice Alemanno - da definire con attenzione nei prossimi giorni, crediamo che la città abbia subito almeno 1,6 milionI di euro di danni, sia per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, sia gli interventi per ripulire la città che per i danni materiali al selciato. Sono stati trovati 20 metri cubi di sampietrini divelti e staccati per farne proiettili». Ma questo conto, al momento di 2,6 mln di euro tra danni a beni pubblici e privati, è ancora approssimativo, perché vanno aggiunti anche i danni subiti dai singoli cittadini romani: dalle auto incendiate ai danneggiamenti ai palazzi.



«Roma si costituirà ancora una volta parte civile per i danneggiamenti di ieri, non solo per i danni materiali ma per quelli morali» ha detto il sindaco parlando dalla centrale di controllo della stazione Termini dopo aver visionato il video della telecamera di sorveglianza che ha ripreso i black bloc. «Questi video - ha detto - sono preziosi per fare una vera e propria opera preventiva e la denuncia di chi ha partecipato a questi disordini. Dobbiamo liberarci dall'incubo dei violenti che girano durante le manifestazioni».



«Risarciremo tutti, nessuno sarà abbandonato». «Chiederò al governo un aiuto per poter risarcire chi ha subìto danni ai propri beni privati - ha detto il sindaco - Nessuno verrà abbandonato, saremo al fianco di tutti».



Chiederemo aiuto al governo. «All'interno del gabinetto del sindaco abbiamo istituito un numero telefonico al quale chiamare per segnalare i danni. Quando avremo una stima precisa chiederemo un aiuto al governo». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine della marcia silenziosa organizzata in memoria della deportazione degli ebrei di Roma, in merito agli scontri di ieri a Roma durante le proteste degli «Indignati». Il numero, funzionante da domani mattina è 06.67104801.



«Non ci sono state azioni preventive perchè c'è troppo buonismo in giro: quanto si sarebbe protestato? Quanto si sarebbe parlato di azione poliziesca? - ha detto Alemanno - Ora mi auguro che non ci sia alcun buonismo e nessun permissivismo: bisogna colpire con l'adeguata durezza questi animali». Rispondendo a chi gli chiedeva perchè non si fosse agito preventivamente per isolare i violenti che si sono mischiati ai manifestanti pacifici, Alemanno ha osservato: «Pensiamo se ci fosse stata un'azione preventiva da parte della polizia, della magistratura contro questi centri sociali e questi violenti, contro questa rete di anarchici che esiste nella città. Quanto si sarebbe protestato? Quanto si sarebbe parlato di azione poliziesca?». Facendo un sopralluogo a piazza San Giovanni, Alemanno ha aggiunto che «proprio oggi alle 18 firmerò l'autorizzazione perchè il comune si costituisca parte civile visto che già domani mattina ci saranno dei procedimenti in atto e l'avvocatura comunale sarà presente».



Per Nichi Vendola «era importante che anche i black bloc andassero all'inferno», ma così non è stato ed hanno «scippato la parola a chi si ribella alla precarietà». Vendola ha parlato su SkyTg24. I black bloc, ha detto il leader di Sel, «tolgono spazio alle ragioni degli indignati, così coloro che hanno portato il Paese alla rovina hanno avuto motivo di conforto nel vedere le ragioni del dissenso stritolate tra sampietrini e lacrimogeni». Ma in questo modo, ha concluso, «si imbocca un vicolo cieco, perchè tutta la politica dovrà sempre confrontarsi» con i temi sollevati dagli indignati.



«Ieri è stata una giornata nera per la democrazia italiana - ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini - Dobbiamo difendere i cittadini onesti che vogliono girare tranquillamente per la loro città, e dobbiamo difendere la possibilità degli Indignati di poter esprimere pacificamente il loro dissenso. Per questo dobbiamo mettere in galera i delinquenti che ieri hanno messo a ferro e fuoco Roma. Esprimo la solidarietà alla polizia che ieri ha fatto miracoli evitando il peggio. La politica buona sa ascoltare le ragioni anche degli Indignati, ma i violenti e i delinquenti vanno solo messi in galera».



«Quello che è accaduto ieri a Roma è cosi grave e cosi significativo che lunedì chiederemo formalmente che il ministro degli Interni venga a riferire alla Camera dei Deputati - ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto - Vediamo che alcuni banchieri e un industriale manager ieri si erano affrettati a solidarizzare con gli indignati, non sappiamo se per un complesso di colpa o se per indirizzare solo sulla cosiddetta classe politica le responsabilità della crisi in corso del capitalismo con conseguenze sociali assai gravi. Siccome la protesta sociale, al di là di quello che èavvenuto a Roma, sta avvenendo in tutto il mondo occidentale è evidente che èindispensabile una riflessione seria che non può essere risolta dalle piccolissime frasi di qualche banchiere o di qualche manager che, per parte sua, sta cercando di scendere in politica».



Per condannare le violenze ieri sono intervenute le massime cariche dello Stato. Per Silvio Berlusconi «gli incredibili livelli di violenza raggiunti sono un segnale molto preoccupante per la convivenza civile. I violenti vanno individuati e puniti». Giorgio Napolitano ha fatto sapere di essere in continuo contatto con il capo della polizia. Il capo dello Stato ha espresso «grande preoccupazione» per le «inammissibili violenze». «Manifestare - ha detto Renato Schifani, presidente del Senato - è un diritto fondamentale, ma questo non significa poter compiere atti di violenza, saccheggi, teppismo e devastazioni. Tutto ciò è gravissimo e inaccettabile». Non meno tenero il giudizio di Gianfranco Fini:«È stata deturpata l'immagine di civiltà di Roma. I violenti vanno individuati e debbono rispondere dei reati commessi nelle sedi competenti».



Bonelli: black bloc nemici del popolo italiano. «I black bloc sono nemici del popolo italiano, dei precari, dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e delle famiglie che ieri erano a Roma per manifestare pacificamente per un futuro migliore e che si sono trovati in mezzo alla guerriglia messa in atto da criminali incappucciati e violenti». Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
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