Marito troppo avaro: per la Cassazione è reato. L'uomo condannato per maltrattamenti

Dall'uso limitato di acqua e carta igienica, all'obbligo di fare acquisti solo in negozi low cost e di usare una sola posata a tavola: queste le imposizioni di un marito ossessionato dal risparmio alla propria moglie

Marito troppo avaro: per la Cassazione è reato. L'uomo condannato per maltrattamenti
Marito troppo avaro: per la Cassazione è reato. L'uomo condannato per maltrattamenti
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Martedì 21 Febbraio 2023, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 10:56

La carta igienica? Al massimo due strappi. La doccia? Una alla settimana. Erano alcuni degli obblighi che un marito ossessionato dal risparmio imponeva alla moglie: è successo a Bologna. Un risparmio che, inoltre, non era nemmeno motivato da ragioni economiche. E l'ossessione per il risparmio, quando viene imposta al consorte o ad altri componenti della famiglia, diventa un reato: maltrattamenti. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, confermando la condanna di un marito violento, che ha costretto la moglie a subire per anni una condizione di «risparmio domestico» diventata impossibile da sopportare.

I coniugi potevano contare su due stipendi: non erano in difficoltà economiche

I coniugi potevano contare su due stipendi, dunque non attraversavano alcun periodo di difficoltà economica.

Nella sentenza - come riporta il quotidiano il Messaggero - i giudici spiegano che è anche lecito che la coppia stabilisca "uno stile di vita improntato al risparmio, anche rigoroso e non necessitato" ma non può trattarsi di un'imposizione.

Alla moglie non era consentito neppure scegliere dove fare la spesa

Oltre all'uso limitato dell'acqua e della cartaigienica, alla moglie non era consentito neppure scegliere dove fare la spesa, era il marito - ossessionato dal risparmio - a decidere dove e quando poteva recarsi a fare acquisti. Solo in negozi "notoriamente a costo contenuto", si legge nelle motivazioni. I prodotti ammessi in casa erano solo quelli comprati "in offerta, sia per la casa che per l'abbigliamento". A tavola c'era l'obbligo di usare una sola posata e un solo piatto.

Le testimonianze delle amiche e del padre della donna

Le vessazioni costringevano la donna a nascondere gli scontrini, a chiedere aiuto ad amiche e parenti per nascondere gli acquisti facendoli passare per doni. L'uomo se la coglieva nel trasgredire le sue regole la insultava e in un'occasione, dopo averle visto gettare un tovagliolino di carta, l'avrebbe presa e portata davanti al secchio dell'immondizia per recuperarlo. Le amiche e il padre della donna hanno quindi deciso di testimoniare contro questi maltrattamenti spiegando che l'avevano trasformata da ragazza solare "a una persona affetta da disturbo post traumatico da stress".

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