Violenza su moglie e figli, cucinava per sé e lasciava la famiglia a digiuno: «La spesa nascosta in auto». Arrestato

A Manova una storia di assoluto degrado, in cui il protagonista è un uomo cinico e violento che non aveva nessuna pietà verso i suoi figli e la moglie

Lasciava i figli senza cibo e picchiava sua moglie. Un uomo di 58 anni, mangiava e buttava gli avanzi davanti ai bambini affamati
Lasciava i figli senza cibo e picchiava sua moglie. Un uomo di 58 anni, mangiava e buttava gli avanzi davanti ai bambini affamati
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Martedì 14 Marzo 2023, 17:35

MANTOVA -  Picchiava la moglie e lasciava i figli senza cibo, impedendo loro anche di mangiare gli avanzi della cena che preparava solo per sé. Una storia di barbarie che viene dalla provincia di Mantova, in cui il protagonista è un uomo di 58 anni, di origine africana, ma da oltre 20 anni in Italia.

Il 58enne comprava il cibo che voleva mangiare, lo nascondeva in auto e quando lo cucinava, buttava gli avanzi senza offrire nulla di che sfamarsi ai quattro figli, tutti minorenni.

La moglie, invece, veniva picchiata regolarmente e privata di qualsiasi bene economico. L'uomo, infatti, lavorava ma non destinava nulla alla sua famiglia, racconta la Gazzetta di Mantova.

Picchiava la moglie

La donna, per sopravvivere, e per cercare di non affamare i figli aveva il reddito di cittadinanza e gli assegni familiari, soldi con cui poteva comprare del cibo, quando il marito aguzzino non glieli sottraeva per andare a giocare alle slot machine. Una storia di degrado umano, che viene da una ricca provincia del Nord, ma che ha un "lieto fine" per così dire, perché la donna, dopo soprusi e violenze, ha avuto il coraggio di denunciare il marito e dare avvio all'iter della giustizia.

Condannato

Il tribunale di Mantova, infatti, lo ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violazioni degli obblighi di assistenza familiare, e l'avvocato della donna ha chiesto anche un risarcimento economico di 70 mila euro. Moglie e figli, da un anno vivono in una struttura protetta, lontano da quell'uomo orco, senza pietà.

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